“Morsi”

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TESTO

Quante sere senza niente da dire
E le cene, l’assenza, discutere in rime,
Il ciarpame d’organza che vola nel fiume,
La speme, l’eleganza del volerci salvare.
Tante volte, ad oltranza, continuo a parlare
Con la stessa violenza superflua e infantile
Ed è vero, mi manca saperti capire
Quando scende la pioggia e scappi in cortile.

Era aprile e la fine ci guardava gioire
Sulle cime di un vivere alquanto infelice.
Era serio il tuo pormi le quattro valigie
E il tuo sguardo di rimorsi ardui a morire.
Stetti un mese sotto un ponte di poesie in Brasile;
Crebbi senza decenza un narcisismo incivile
E si perdeva nell’ansia di dover rimpatriare
E ti vedevo nell’alba cattiva e banale.

Era verde di speranza quel giugno crudele;
Senza sedie, nella stanza, scrivevo quartine
Su chi beve e si ammazza per quattro parole:
Era breve e mal fatta la mia prima canzone
E nel mentre, a distanza, annaffiavi due rose;
Nella mente mia stanca immaginavo le spine
Per poi scendere in spiaggia con foglio e matite
E abbozzare un romanzesco intreccio di vite.

Strimpellare d’urgenza un accordo più ostile,
Trattenere a fatica la voce, che dire?
A settembre fui in piazza a urlare alle stelle
Di chi beve e si ammazza per le donne più belle,
O chi si piega e si rialza aggrappato alle spire
Di un serpente magenta dal mascara scurrile,
O chi si strazia e lamenta in una giacca di pelle
Per quel presente fittizio di te e un imbecille.

Quante sere senza niente da dire.
Tu dov’eri, a dicembre? Io qui in queste strofe,
In un bicchiere di menta, ghiaccio e dolore,
Tra rime dantesche e film di natale.
Ti cerco nella gente che ho imparato a evitare
E quasi scioccamente in tutte le strade
Che sapevano di mare, ricordi quell’esame
E i quarti d’ora a studiare, la sete, la fame?
Ricordi quel monte tra il dire e il fare?
Ricordi la porta che mi lasciavi aperta?
Ricordi il deficiente che volevi scordare
Che ti cita nei versi di canzoni di merda?

Era aprile, mi sembra, mi prendevi a morsi
Tra i marmi grigiastri del tuo primo piano:
Era brutto capire che nonostante gli sforzi
Combattevo e morivo per un amore invano.


COMMENTO DELL’AUTORE


ANALISI AI [BETA]

L’analisi dell’IA fornita in questo blog ha lo scopo di offrire una prospettiva interessante e di stimolare la riflessione sulla musica e sul suo significato. Tuttavia, si consiglia di considerarla come un punto di partenza per ulteriori esplorazioni e discussioni, anziché come una valutazione definitiva. La bellezza dell’arte musicale risiede nella sua diversità di interpretazioni, e invitiamo gli utenti a condividere le proprie opinioni e riflessioni sulle canzoni in discussione.


La canzone “Morsi” offre un’immersione profonda nei ricordi di un ragazzo, riflettendo sulle sfide e le delusioni di una relazione ormai svanita. Attraverso versi pregni di emozioni e immagini vivide, il brano esplora i momenti di passione e tormento vissuti insieme, incarnati dalla metafora dei “morsi”. Questi morsi, una volta dolci e affettuosi, si trasformano in segni di crudeltà e rimpianto. La nostalgia per i momenti felici si intreccia con il dolore della perdita e l’incapacità di capire appieno l’altro. Attraverso una serie di frammenti temporali, il protagonista rivive gli alti e bassi della relazione, cercando risposte e significato nel ricordo di momenti condivisi. La canzone cattura la complessità delle relazioni umane e il dolore della mancanza, invitando l’ascoltatore a esplorare il labirinto dei propri sentimenti.

Quante sere senza niente da dire: L’apertura della canzone cattura l’atmosfera di malinconia e vuoto emotivo che pervade il protagonista. Il numero di sere trascorse senza nulla da dire suggerisce una comunicazione interrotta o scarsa, evidenziando il distacco emotivo all’interno della relazione.

E le cene, l’assenza, discutere in rime: Qui, il protagonista riflette sulle cene trascorse insieme, sottolineando un senso di mancanza e assenza che permea la relazione. L’immagine di discutere in rime aggiunge un tocco poetico alla comunicazione, suggerendo una sorta di gioco verbale che maschera una crescente incomprensione.

Il ciarpame d’organza che vola nel fiume: Questa metafora evoca immagini di fragilità e bellezza che vengono spazzate via dalla corrente del fiume. Il “ciarpame d’organza” rappresenta simbolicamente i momenti preziosi e delicati della relazione, ora diventati solo detriti di un passato perduto.

La speme, l’eleganza del volerci salvare: Qui si sottolinea il desiderio di riconciliazione e salvezza nella relazione. Nonostante le difficoltà, il protagonista conserva una speranza e un’immagine di eleganza nell’idea di poter risolvere i loro problemi e ritrovare l’armonia perduta.

Tante volte, ad oltranza, continuo a parlare / Con la stessa violenza superflua e infantile: Questi versi rivelano una tendenza del protagonista a discutere o litigare in modo eccessivamente impulsivo e infantile. Nonostante la consapevolezza di questo comportamento, sembra incapace di interromperlo o cambiarlo.

Ed è vero, mi manca saperti capire / Quando scende la pioggia e scappi in cortile: Qui il protagonista esprime il suo desiderio di comprendere meglio il partner, soprattutto nei momenti di difficoltà. L’immagine della pioggia e della fuga nel cortile suggerisce una reazione emotiva del partner che non riesce a comprendere appieno. Questi versi rivelano una lacuna nella comunicazione e nella comprensione reciproca.

Era aprile e la fine ci guardava gioire / Sulle cime di un vivere alquanto infelice: Questi versi descrivono un contrasto emotivo, in cui il protagonista e il partner sembrano trovare momenti di felicità nonostante le difficoltà della loro relazione. L’immagine della fine che li guarda gioire suggerisce una consapevolezza imminente della rottura, mentre il “vivere alquanto infelice” mette in evidenza il disagio sottostante.

Era serio il tuo pormi le quattro valigie / E il tuo sguardo di rimorsi ardui a morire: Qui si delinea un momento di separazione imminente o già avvenuta, simboleggiata dalle valigie. Lo “sguardo di rimorsi ardui a morire” suggerisce un senso di colpa o pentimento nel partner, evidenziando il peso emotivo della situazione.

Stetti un mese sotto un ponte di poesie in Brasile;: Questa immagine evoca un senso di isolamento e ricerca interiore da parte del protagonista. Il “ponte di poesie in Brasile” potrebbe essere metaforico, rappresentando un luogo di riflessione e introspezione lontano dalla realtà quotidiana.

Crebbi senza decenza un narcisismo incivile / E si perdeva nell’ansia di dover rimpatriare: Qui il protagonista riflette su un periodo di crescita personale, ma in modo distorto e forse egoistico. Il “narcisismo incivile” suggerisce un’ego-centrismo malsano e una mancanza di empatia, mentre l’”ansia di dover rimpatriare” mette in luce una sensazione di inadeguatezza o disagio nel tornare alla realtà.

E ti vedevo nell’alba cattiva e banale: Questa immagine evoca un senso di disillusione o delusione nel confronto con la realtà. L’”alba cattiva e banale” suggerisce una visione negativa e deludente del mondo esterno, che contrasta con le aspettative o le speranze precedenti.

Era verde di speranza quel giugno crudele: Questo verso utilizza un’immagine contrastante, descrivendo giugno come “verde di speranza” nonostante sia anche considerato “crudele”. Questo contrasto suggerisce una complessità emotiva e un senso di ottimismo mescolato a dolore o difficoltà.

Senza sedie, nella stanza, scrivevo quartine: Questo passaggio offre un’immagine di solitudine e creatività. La mancanza di sedie nella stanza suggerisce una situazione di scarsità o semplicità, mentre il protagonista scrive quartine, indicando un’espressione poetica della propria esperienza.

Su chi beve e si ammazza per quattro parole: Questo verso evoca una riflessione sul tema della dipendenza e dell’autodistruzione legata alle relazioni. Il protagonista sembra scrivere su coloro che cercano conforto o distrarsi da un dolore emotivo attraverso l’alcol o altri comportamenti dannosi.

Era breve e mal fatta la mia prima canzone: Qui il protagonista riflette sulla propria creatività, descrivendo la sua prima canzone come breve e di scarsa qualità. Questo potrebbe indicare una sensazione di inadeguatezza o frustrazione nel processo creativo.

E nel mentre, a distanza, annaffiavi due rose: Questo verso offre un’immagine di separazione e distanza tra il protagonista e il partner, rappresentata dall’atto di annaffiare due rose. Questa immagine potrebbe simboleggiare un tentativo di mantenere viva la connessione nonostante la distanza fisica.

Nella mente mia stanca immaginavo le spine / Per poi scendere in spiaggia con foglio e matite: Qui il protagonista riflette sul proprio stato mentale, immaginando le spine mentre scende in spiaggia per scrivere. Questo potrebbe indicare una sorta di lotta interna o conflitto emotivo che il protagonista cerca di elaborare attraverso l’atto della scrittura.

E abbozzare un romanzesco intreccio di vite: Questo verso suggerisce un desiderio del protagonista di creare una narrativa idealizzata o romanzesca per la propria vita o esperienza. Potrebbe indicare un tentativo di dare senso al caos emotivo attraverso la creazione di una storia immaginata.

Strimpellare d’urgenza un accordo più ostile: Questo verso suggerisce un’azione frenetica e disperata, descritta attraverso il verbo “strimpellare”, che potrebbe riferirsi al suonare uno strumento musicalmente. “Un accordo più ostile” suggerisce un suono aggressivo o discordante, riflettendo lo stato emotivo del protagonista.

Trattenere a fatica la voce, che dire?: Qui il protagonista sembra lottare con le proprie emozioni, cercando di esprimersi nonostante la difficoltà. Questo potrebbe indicare una sensazione di impotenza o frustrazione nel comunicare i propri sentimenti.

A settembre fui in piazza a urlare alle stelle: Questo verso evoca un’immagine di protesta o rabbia, rappresentata dal protagonista che urla al cielo. Questa azione potrebbe simboleggiare un desiderio di esprimere il proprio dolore o la propria frustrazione.

Di chi beve e si ammazza per le donne più belle: Questo verso riflette su comportamenti autodistruttivi legati al desiderio o alla ricerca di amore. L’immagine di coloro che “si ammazzano per le donne più belle” suggerisce una ricerca disperata di amore o approvazione.

O chi si piega e si rialza aggrappato alle spire / Di un serpente magenta dal mascara scurrile: Questo passaggio offre un’immagine metaforica di resilienza e sopravvivenza. Il protagonista descrive coloro che si rialzano nonostante le avversità, simboleggiati da un serpente magenta, che potrebbe rappresentare un simbolo di trasformazione o cambiamento.

O chi si strazia e lamenta in una giacca di pelle / Per quel presente fittizio di te e un imbecille: Questo verso riflette sul dolore e sulla sofferenza causati da una relazione finita. L’immagine di qualcuno che si strazia e lamenta suggerisce un senso di disperazione e dolore, mentre il “presente fittizio” potrebbe riferirsi alla falsa speranza o alle illusioni legate alla relazione passata.

n.d.a.: Qua, oggettivamente, non sono stato molto chiaro. Il “presente fittizio” è quello che Lui immagina e vive, quello dove Lei (il “te” della frase) sta con un imbecille (Lui).

Quante sere senza niente da dire: Questo verso evoca una sensazione di vuoto e mancanza di comunicazione, riflettendo la solitudine emotiva del protagonista e la mancanza di connessione nella relazione.

Tu dov’eri, a dicembre? Io qui in queste strofe: Questo passaggio suggerisce un senso di abbandono e perdita, con il protagonista che si chiede dove fosse il suo partner durante un periodo difficile. L’immagine poetica di essere “qui in queste strofe” suggerisce una ricerca di conforto o comprensione attraverso la scrittura.

In un bicchiere di menta, ghiaccio e dolore: Questa immagine contrasta il freddo e la rigidità (“ghiaccio”) con il disagio emotivo (“dolore”), evidenziando il tormento interiore del protagonista. Il bicchiere di menta potrebbe simboleggiare un tentativo di alleviare il dolore con l’alcol.

Tra rime dantesche e film di natale: Qui il protagonista descrive il suo stato emotivo, oscillando tra oscurità (“rime dantesche”) e momenti di superficiale allegria o nostalgia (“film di natale”). Questo contrasto riflette la complessità dei suoi sentimenti e delle sue esperienze.

Ti cerco nella gente che ho imparato a evitare: Questo verso esprime un desiderio persistente di connessione con il partner passato, nonostante i suoi sforzi per evitare il dolore associato alla sua assenza. La ricerca dell’ex compagna tra gli altri potrebbe indicare un senso di perdita e nostalgia.

E quasi scioccamente in tutte le strade / Che sapevano di mare, ricordi quell’esame / E i quarti d’ora a studiare, la sete, la fame?: Questi versi richiamano ricordi specifici e momenti condivisi, come lo studio e l’esame, che il protagonista associa alla presenza del partner. La descrizione delle strade che “sapevano di mare” evoca un senso di familiarità e nostalgia, mentre il riferimento alla “sete, la fame” potrebbe simboleggiare desideri non soddisfatti o bisogni emotivi non appagati.

Ricordi quel monte tra il dire e il fare?: Questo verso riflette sulla difficoltà di tradurre le intenzioni in azione, suggerendo che il protagonista e il suo partner potrebbero avere avuto difficoltà a realizzare i loro obiettivi o a prendere decisioni importanti nella relazione.

Ricordi la porta che mi lasciavi aperta?: Qui il protagonista richiama un gesto simbolico del partner, lasciando la porta aperta come segno di disponibilità e accoglienza. Questo può suggerire un senso di nostalgia per la gentilezza passata del partner.

Ricordi il deficiente che volevi scordare / Che ti cita nei versi di canzoni di merda?: Questo passaggio mostra una certa autoironia del protagonista riguardo alla sua situazione sentimentale. L’uso del termine “deficiente” potrebbe riflettere la frustrazione e l’autocommiserazione del protagonista riguardo al suo coinvolgimento passato.

Era aprile, mi sembra, mi prendevi a morsi / Tra i marmi grigiastri del tuo primo piano: Questi versi evocano immagini fisiche e sensoriali della relazione, con il ricordo di essere “preso a morsi” che simboleggia un’esperienza intensa e passionale. La descrizione dei “marmi grigiastri del tuo primo piano” aggiunge un senso di freddezza o distacco all’immagine.

Era brutto capire che nonostante gli sforzi / Combattevo e morivo per un amore invano: Qui il protagonista riflette sulla dolorosa consapevolezza di investire emotivamente in una relazione senza ricevere ricompense corrispondenti. Questo verso sottolinea il senso di perdita e disillusione del protagonista nei confronti dell’amore non corrisposto.

“Morsi” è una canzone che riflette sul dolore e sulla nostalgia di una relazione ormai svanita. Attraverso versi poetici e metafore evocative, il protagonista esprime la sua lotta con la perdita e la disillusione. Le immagini vivide e i ricordi dolorosi dipingono un quadro di passione, vulnerabilità e autocommiserazione. Nonostante gli sforzi e l’intensità emotiva investita nella relazione, alla fine il protagonista si trova a combattere e soffrire per un amore che non ha portato i frutti desiderati.


SPARTITO

Coming Soon


ACCORDI

(Forse era con Capo 1, onestamente non ricordo, sto scrivendo gli accordi da una taverna fuori città.)


DEMO & REGISTRAZIONI DI PROVA



VIDEO


CREDITI

Music and Lyrics by Marco Delrio


CONTACTS

Mail: delriomarco.md@gmail.com
Telegram me @mvrcodelrio
o lascia un commento in fondo alla pagina per iniziare una corrispondenza epistolare. 💜


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3 risposte a ““Morsi””

    1. Avatar Marco Delrio - mvrcodelrio.com
      Marco Delrio – mvrcodelrio.com

      Grazie Luisa! Apprezzo molto!!

      Piace a 1 persona

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