TESTO

Perdona l’ora ma non dormo più.
Ricordi quando lo facevi anche tu?
Tra il tremolare d’una vecchia abat-jour
E il balbettare sulla tua gioventù

A pensare a quanto è facile rifarsi male
E scappare, rincorrersi appena
E dormire di schiena e, una sera fra tante,
Nel niente si spense quell’ultima eco di noi

Ma resterà il colore,
Resteranno solo due parole vuote
Urlate al tetro vetro di un portone
E resterò un’errore,
Resterà il dolore
Dell’inchiostro sulla pelle
Che, come te, resta indelebile.

(Resta indelebile)

Scusa il disturbo, non ti cerco più.
Ricordi quando lo dicevi anche tu?
Tra ‘l parlottare d’una vecchia tv
E ‘l dondolare tra que’ vizi e virtù

A pensare a quanto è stupido lasciarsi andare
O pensare di poterlo fare;
‘Sta volta è diversa, ho la porta già aperta
E son stanco del niente che bussa e mi parla di noi

Ma resterà il colore,
Resteranno solo due parole vuote
Urlate al tetro vetro di un portone
E resterò un’errore,
Resterà il dolore
Dell’inchiostro sulla pelle
Che, come te, resta indelebile.

Resterà il colore,
Resteranno solo due parole vuote
Urlate al tetro vetro di un portone
E resterò un coglione,
Resterà il dolore
Dell’inchiostro sulla pelle
Che, come te, resta indelebile.

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ANALISI AI [BETA]

Analisi della canzone “Indelebile”

“Indelebile” è una canzone che affronta temi profondi legati ai ricordi, alle relazioni passate e al dolore che lasciano dietro di sé. I testi si concentrano sulla sensazione di inchiostro indelebile sulla pelle, un simbolo dell’impossibilità di cancellare il passato o i sentimenti profondi. Nell’analisi seguente, esploreremo il significato dei testi, l’uso delle immagini e delle metafore, la struttura della canzone e le emozioni trasmesse.

Verso 1: Perdona l’ora ma non dormo più. Ricordi quando lo facevi anche tu?…

Il brano si apre con una confessione di insonnia, suggerendo che il narratore non riesce a dormire a causa dei pensieri che lo tormentano. L’invito a ricordare quando “anche tu” avevi questo stesso problema suggerisce un collegamento con qualcuno a cui si rivolge la canzone. Il “tremolare d’una vecchia abat-jour” e il “balbettare sulla tua gioventù” creano un’immagine di un ambiente intimo e nostalgico, forse una stanza con una luce soffusa, dove il narratore e l’altro personaggio condividevano momenti significativi.

Verso 2: A pensare a quanto è facile rifarsi male E scappare, rincorrersi appena E dormire di schiena e, una sera fra tante, Nel niente si spense quell’ultima eco di noi…

Qui, il testo riflette sull’auto-sabotaggio e sulle dinamiche complesse delle relazioni. Il narratore si chiede quanto sia facile ferirsi a vicenda e fuggire dai problemi invece di affrontarli. L’immagine di “dormire di schiena” potrebbe suggerire una mancanza di intimità o di connessione. La “sera fra tante” rappresenta un momento imprecisato nel passato in cui l’ultima traccia della relazione è svanita.

Verso 3: Ma resterà il colore, Resteranno solo due parole vuote Urlate al tetro vetro di un portone E resterò un’errore, Resterà il dolore Dell’inchiostro sulla pelle Che, come te, resta indelebile…

Questi versi sono il cuore della canzone e contengono il titolo stesso. Il “colore” potrebbe rappresentare i momenti vividi e i sentimenti che rimangono indelebili nella memoria del narratore. Le “due parole vuote” potrebbero essere i tentativi di comunicazione o di risoluzione in una relazione che non hanno portato a nulla. L’”inchiostro sulla pelle” simboleggia il dolore che rimane inscritto nella memoria del narratore, come un tatuaggio permanente. L’uso dell’aggettivo “indelebile” suggerisce che questi ricordi e questi sentimenti non possono essere cancellati o dimenticati. L’idea che sia “come te” indica che il dolore è legato al soggetto a cui è rivolta la canzone.

Verso 4: Scusa il disturbo, non ti cerco più. Ricordi quando lo dicevi anche tu?…

La canzone passa al presente, con il narratore che annuncia di smettere di cercare la persona a cui è rivolto il brano. Questo potrebbe essere un tentativo di separazione o di guarigione. Il “disturbo” suggerisce che la ricerca o la relazione possono essere state fonte di conflitto o di turbamento. Il narratore chiede se anche l’altro personaggio ricorda di aver detto qualcosa di simile in passato, suggerendo che entrambi hanno lottato con questa situazione.

Verso 5: Tra ‘l parlottare d’una vecchia tv E ‘l dondolare tra que’ vizi e virtù A pensare a quanto è stupido lasciarsi andare O pensare di poterlo fare;…

In questo verso, il narratore evoca nuovamente un’ambientazione domestica, questa volta con una “vecchia TV” e il “dondolare tra que’ vizi e virtù”. Questa immagine suggerisce una sorta di mediocrità o di monotonia nella vita quotidiana. Il narratore riflette sulla “stupidità” di lasciarsi andare o di pensare di poter cambiare. Questa potrebbe essere una considerazione sulla natura umana e sui modelli di comportamento ricorrenti.

Verso 6: ‘Sta volta è diversa, ho la porta già aperta E son stanco del niente che bussa e mi parla di noi…

Qui, il narratore afferma che questa volta è diversa, che ha già aperto la porta. Questo suggerisce che il narratore sta cercando di avanzare o di affrontare la situazione in modo diverso. L’essere “stanco del niente che bussa e mi parla di noi” potrebbe indicare che il narratore è esausto da pensieri o ricordi che continuano a tornare a disturbare la sua pace mentale.

Verso 7: Ma resterà il colore, Resteranno solo due parole vuote Urlate al tetro vetro di un portone E resterò un coglione, Resterà il dolore Dell’inchiostro sulla pelle Che, come te, resta indelebile…

Questi versi ripetono il ritornello, sottolineando ancora una volta l’idea che i ricordi dolorosi e le emozioni rimarranno indelebili nella vita del narratore, come un’eterna presenza. L’uso del termine “coglione” potrebbe rappresentare un autoritratto negativo, suggerendo che il narratore si colpevolizza o si ritiene responsabile di una situazione dolorosa.

Verso 8: Ma resterà il colore, Resteranno solo due parole vuote Urlate al tetro vetro di un portone E resterò un coglione, Resterà il dolore Dell’inchiostro sulla pelle Che, come te, resta indelebile…

Questo ritornello si ripete per enfatizzare ancora una volta il tema centrale della canzone. La ripetizione sottolinea il persistere del dolore e dei ricordi.

In sintesi, “Indelebile” è una canzone profondamente emotiva che esplora il tema della perdita, del dolore, dei ricordi e della difficoltà di lasciare andare il passato. Gli inchiostri indelebili sulla pelle rappresentano il persistere del dolore e dei ricordi, anche quando si cerca di superarli. La canzone evoca una sensazione di nostalgia e rimorso, ma anche una lotta per accettare il passato e cercare una connessione o una chiusura. La musica e le immagini poetiche contribuiscono a creare un’atmosfera intensa che cattura l’attenzione dell’ascoltatore e suscita una risposta emotiva profonda.

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