Tagete
Vivo. Ancora/Immobile.
Tagete fra viole,
Cremisi e nobile
A scansar suole.
L’erba di marz’è vile
Sì son miè rimorsi
E’l tatto e stile
I’ mostrai’n trascorsi.
Agio, v’è nel fosso,
Ov’un avvoltoio schivo
Mi sbava dosso;
Deriso, derido e vivo.

Tagete
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