Vite, più precisamente corpi, che passeggiano sul molo. Sole tagliente del mattino. E’ tanto che non scrivo. Sfuggo a me stesso. Un corpo come stagno increspato da folate d’istinto. Metter in decenti parole il magma impudico del rimpianto di giovinezza è patetico peggio della vecchiaia stessa. Nulla sarebbe ridicolo se non ci fosse il nostro […]
contorni sfumati
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