tratto da “La Sostenibile Pesantezza dell’Avere” (2014) – Capitolo Sette all’Otto
Mi alzo e vado in bagno prima di continuare a leggere.
Mi sta venendo un forte mal di testa cercando di seguire questi discorsi.
Qualche capitolo fa vi ho parlato di Glodio, ricordate? Mi ricordo, a proposito di lui, un
aneddoto interessante di uno dei suoi tanti appuntamenti.
Si, beh Glodio era un po’ uno sciupafemmine e non si fermava davanti a niente.
O quasi.

Il muro di mattoni che lo ha ucciso qualche anno fa effettivamente è riuscito a fermarlo.
Comunque, quel giorno Glodio vestiva uno smoking bruciante e fumante.
Lei invece stava cercando di smettere.
Erano seduti al tavolo vicino alla finestra.
Forse troppo vicino viste le schegge di vetro nel bicchiere di lui e nelle tempie di lei.
Ordinarono un Menu ma era troppo asciutto e senza sapore e decisero per un classico
piatto di antipastici, bocconcini scorbutici che imprecano se masticati troppo.
Glodio sorseggiava la sua spuma di champagne per pulirsi la bocca dopo il lauto
antipastico, lei continuava a spizzicare i chicchi di sesamo sul piatto, con la sua piccola
bocca.
Arrivò il primo e tutti lo festeggiarono con medaglie d’oro e coppa di prima qualità.
La coppa era buona ma l’oro faticava a scendere per la gola.
Glodio la guardava muovere quel suo bianco collo quasi a ritmo della musica del locale e si
perdeva nei suoi pallidi riflessi.
Arrivò il secondo poco dopo e si meritò la medaglia d’argento.
Volevano il contorno così chiamarono un cameriere. Questo, però era poco favorevole al
farsi squartare per condire una fetta di carne.
Glodio mangiava ma lei non toccò la carne, si limitò a ingurgitare quattro foglie di lattuga
insipida.
Insalata non salata.
Non dissero una parola fino al dolce quando lui, ordinando due gelati le chiese che gusto
volesse.
Il cameriere guardò prima Glodio e poi spostò lo sguardo sull’altra sedia.
Lei, indifferente, rispose “Cocco…”
“Vada per due gelati al cocco” finì Glodio che guardò con astio il cameriere andare verso la
cucina.
Aveva notato fin dall’inizio che tutti i presenti fissavano la sua ospite a quella cena.
Era geloso.
Ma dopo aver finito il gelato, che lei non toccò nemmeno, Glodio pagò il conto e uscirono.
Ci furono pochi secondi di silenzio dopo la loro uscita dal locale e poi un cameriere gridò al
cuoco: “Hai visto quel cretino che ha portato a cena fuori una gallina??”
Volto pagina odiandomi.
