“Sul Bordo Del Mondo”

The Poem

Tratto da “Canzoni D’Inverno” (2016) Amazon Publishing

Ci furono questioni semplici
A cui non trovasti soluzioni
E nel calare dell’autunno
Affrontammo le complicazioni.

Maggio portò il sogno
Sopra il ciglio del mondo
E gli indicammo il fondo
Senza di parole bisogno

Ma quando nel complesso
Afono del saluto rivolto
A noi mancò risposta
Ti si incupì il volto

E languida lasciasti la presa
E ti fissai serena
Crollare senza pause o pensieri
Nella spuma bianca come sirena.

Passarono giorni ed io fermo
Sul verde bagnato al mattino
Sempre sul bordo del mondo
Dove abbracciasti il destino.

A casa manca il profumo del tè
Da troppi giorni che non conto
E sei la sola a cui racconto
E la sola che non ascolta.

Marzo venne rapido e spietato
Con la cupidigia dell’estate
E il maglione fa il cuscino
Sul bordo del mondo dove son nato.

E i forse e i ma con turbini
Veloci si insinuano, caldi
Nel non saper trovarmi ancora
Nel non saper evitar i fulmini.

Gennaio aveva in serbo solo male
E fortunatamente io lo zaino vuoto,
Le tasche bucate e tanto tempo.
Troppo tempo, sempre troppo poco.

Venezia aspetta ancora, impaziente
Ma come me, ti aspetta, da giorni
Per giorni, dal bordo del mondo,
Venezia aspetta il tuo ritorno.

Photo by hitesh choudhary on Pexels.com
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