The Poem
Tratto da “Canzoni D’Inverno” (2016) Amazon Publishing
Come cambiasse davvero qualcosa,
Come ogni volta a giungere l’ora,
Come due foglie e un tappeto di noia
E savio m’attende quel volto più scuro
Che tra mille albe vidi spuntare
Come una scure al ghigno d’un ramo,
Come un mantello posato su un palo
E gracida sola la notte di ieri
E tuona lontano invece il domani,
Su lastre di vetro con l’animo in tazza,
Mi fingo più serio e mi vesto di paglia
Ma le ali non temono il saio sbiadito,
Si arrangiano stanche su maniche rotte,
Mi guardano, parlano, sembran capire
Che gli occhi che ho non posson vedere;
Lo specchio di luce dal monte si spegne
Più presto di prima, tace e acconsente
E mi guardo di nuovo posato nel letto,
Posato sul vuoto che celo nel petto;
Finora ho tentato di credere ancora
Alle voci di speme che urlan la sera
Tra gatti e selciati corrosi dal sole,
Tra mille pensieri di poche parole
Che forse fan male e ancora lo ammetto,
Che forse fa bene vedermi al cospetto
Di un mondo più bello che forse non sai
Di star colorando con mani non tue.
Gelato mi sporgo le ali si levano
Fragili e nere e in un verso son solo
Ché forse lo sono ma solo con te
O forse lo voglio, star solo con te.
