The Song
(2021)
Grandinava a intermittenza sulle nostre digressioni
A cercar la differenza tra restare soli e restar da soli
E soli dentro un’altra stanza, in un silenzio quasi assurdo,
Mi tengo una promessa in tasca e due parole in uno sguardo.
E’ un temporale che non passa e il mio terrore è futile
E soffio bolle di sapone, tu soffi via le nuvole
E camminava una ragazza accoccolata in un paltò
E tra le dita un’eleganza un po’ regale e un po’ retrò
E col tramonto ancora in faccia rincorrevo il mio “chissà”,
Perso nella leggerezza di incrociarsi con un “ciao”.
E’ un temporale che ci abbraccia, un universo instabile
E io che appeso alla finestra aspetto altre nuvole.
Passeggiava accanto al fiume anche la mia incredulità
E ti urlavo senza voce “Quante cose che non sai…”:
Che ci immagino già grandi a dondolare su Chausson
E che racconto dei tuoi occhi al mio riflesso nel falò.
E’ un temporale dissonante questa nostra iperbole
E tu irraggiungibile che soffi via le nuvole.
Grandinava in quattro quarti e sorridevi alla città
E dipingevo i tuoi ricordi sulla mia fragilità
E ci immagino già grandi a conversare di Rousseau
Coi sorrisi in un bicchiere e le paure sul comò.
Guarda quante nuvole dentro il cielo di settembre
E io che scrivo favole solo per vivere un “per sempre”.
