The Poem
Tratto da “Maree Oniriche” (2016) Streetlib Publishing
La testa pesante, sul corpo sospesa
A festa addobbata, in trepida attesa
Sta mesta appoggiata al vetro gelato
E sembra distante, io fermo e spaesato.
Ti aspetto da ore, il cappotto mi scalda,
Nel petto il fragore di uomini a caccia
E invento parole, la mente rimbalza
Sul vetro ora al sole, e fermo la stanza.
Le mani mie tremano, volti assonnati
Tra i cani che tirano, gli occhi abbassati
Dal vetro gelato sulla piazza de’ caduti
Se arrivi si chiudono, gli occhi miei stanchi.
Lividi e macchie, di botte e caffè,
Ti vidi in macchina intorno alle tre,
Girasti gli occhi e compresi allor che
Mi basta l’idea che conservo di te.
Aspetto dal pozzo la notte di pioggia,
Nel petto si ammazzano i cani di caccia
E al vetro mi piazzo, la vita s’affaccia,
Portando rispetto, alla gente giù in piazza.
