The Poem
Tratto da “Canzoni D’Inverno” (2016) Amazon Publishing
Lame precoci d’autunno e di rosso
A smuovere il sonno che ancora ho in bocca
E divarico spalle, orecchie e mi tocca,
Mi stende, mi spiazza il maestrale di adesso
E mi sdraio nel tentennare di un fesso
Che all’ultimo dardo che abile scocca,
La mano alla faretra porta, la nocca
Che sbatte col vuoto e un sorriso sommesso.
Rapide scorsero stagioni ad un passo
Ed io che son fermo su umida rocca
Come quel fesso aspetto, una stecca
In mano, che abbocchi qualcosa e penso.
Penso che sarebbe meglio un compromesso
Tra me ed io fesso, e il cranio si spacca
A tentar di non pensare, vento e acqua
Sulla stessa rocca di prima, goccia dopo brocca.
