24/02/1925 – ore 21:47 – #240 (#604)605

Di ritorno in April Street dopo un’infinito dì d’obbligazioni improcrastinabili. D’incipio in Agamos insieme a Stewart pe’ celeri attività inventariali e, di seguito, presso Leadline Rail ove Phillip ci attendeva pe’ ulteriori tabulazioni tediose. Era molto che non visitavo la fabbrica di Leadline Rail, la che stona pe’ freddezza al centro d’un panorama verde di valli, acque e apparente quiete remota e non m’è dispiaciuto tornare a espletare qualche lavoro sebbene pe’ solo qualch’ora. Io e Stewart ci siamo congedati nel primo meriggio pe’ giungere in Streamver verso la terza ora dopo il desino e abbiamo atteso presso la sala del circolo letterario ch’anche l’altri membri entrassero dell’uscio. Le prospettive sull’esibizioni s’approssimano e debbo sovente mantenere l’umore ottimista pe’ coerenza coll’altri nonostante vi siano miriadi di incongruenze tra scritti ed operato in loco che debbo assolutamente rivedere e correggere a tempo debito, prima che le date pe’ codeste tirino un rigo nero disopra ed ì mi lassi trascinare dall’entusiamo. Come membro fondatore e principale coordinatore del contenuto artistico, debbo assicurare il prodotto migliore possibile alla venuta de’ giorni fatidici. Ho avuto poco tempo, oi, pe’ svagare qualche ora sulle mie letture o su ulteriori addizioni ai mie’ vari progetti attivi, argomenti sui quali son piuttosto criptico anche in queste paginette, ben lo so, e quissà, riguardo quest’ultima affermazione, proprio perché l’impegno incostante non mi permette di dare ‘l giusto spazio nemmeno didentro delle meningi pe’ discernerne appunti, dettagli o conseguenze materiali. Vi sarà, quissà in mesi, il momento o ‘l modo pe’ rimediare. Son giunto presso April Street pochi minuti fa e debbo assolutamente tentare di addormentarmi il prima possibile poiché dimani m’attende un’altra mane apparentemente complicata con Stewart, molto distante da Lylcoin. Inoltre, la data prevista per il progetto Kryomont si avvicina e m’accorgo che faccio sempre più fatica a tenerlo fori del cranio – eppure bene non comprendo cosa vi sia di preoccupante, di contro, mi pare uno scostamento dalle solitanze consuete ben propositivo e interessante. S’avrà di che scoprirlo.

Arthur Parker, Marco Delrio

Marco Delrio