Il Diario dei Trialoghi Icastici #234 (#599)

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18/02/1925 – ore 18:18 – #234 (#599)

Debbo ammettere d’essere riuscito a recuperare una qualità di sonno non trascurabile – mi dimando se sia pe’l tentativo d’ieri d’aver concessomi quel bagno bollente nelle prime ore del meriggio. Le mie sperimentazioni continueranno ne’ prossimi giorni. Tuttavia, la mane distante da Lylcoin ha dovuto scorrere celermente pe’ le tante tabulazioni urgenti ch’han costretto palme, gambe e mente a travagliare più de lo che probabilmente abbisognavo poscia la giornata d’ieri. Non mi dilungo sull’obbligazioni impiegatizie poiché poo m’han dato di che riflettere, ho di fatto lassato che ‘l cogito vagasse ove desiderasse ‘n quasi la totalità dell’ore didentro delle fabbriche. Di contro, ho avuto modo di condividere una buona mezzora di conversazione col signor Tinsteel, di ritorno dalla Crosspath Factory di Oilbury, ch’ha compagnato la stradina trafficata fino alle porte di Bolinthos. L’argomenti del ciarlare hanno rasentato alcune ripetizioni ove mi son visto questionare alcune delle sue scelte direttive ne’ confronti del marasma di venditori che fa le sue veci di torno l’intera regione di Hillfoot e debbo sempre ammettere che la razionalità e assennatezza delle sue risposte, per quanto talvolta non condivise dal sottoscritto, vestono sempre in maniera eccellente e coerente con lo ch’è ‘l di lui modo d’operare in tutti i campi della sua persona. Il pregio principale che trovovi è la costanza d’energie ch’ei ripone nelle dimenazioni diarie, caratteristica che sovente deficito, vuolsi pe’ spossatezza, vuolsi pe’ l’altalenante conflitto interiore ch’ancora non ha chetato del tutto – sebbene ‘sì paia e ‘sì confidi. Debbo rammentare, d’ogni modo, che tali discorsi con il signor Tinsteel non debbono trarmi eccessivamente al di sotto delle sue ali apparentemente protettive e mantenere, spesso più linguisticamente che comportamentalmente, una distanza selettiva ch’agevola il mio oggettivismo nel momento in cui debbo analizzare alcune sue decisioni o rispondere a que’ quesiti ch’ei mi pone indirettamente alla ricerca d’un consiglio velato. Per vero, molti son stati i consigli ch’ho dispensato riguardo molte criticità palesatesi sopra di tutto nella gestione dell’individui lui sottoposti ma raramente, se mai alcuna volta, sono stati presi in agire e seguiti fino al fondo. Poco male, d’altronde, poiché di fatto debbo anche rendermi conto ch’il panorama impiegatizio ov’or mi trovo discosta parecchio dall’ambiente ‘n cui crogiolavo in Wish Street, o alla Crosspath di Lylcoin col signor Shores e, non trovandomi a dressare i panni del dirigente pe’ la Frontprice, m’astengo da giudicare o rimproverare le scelte del signor Tinsteel. Di contro, molto di lo che in fatti conclude, sia in affabilità conversativa che in tolleranza al venire dell’imprevisti o di criticità da negligenza, dovrìa ser pe’l sottoscritto lezione di cui far tesoro, parte della sfumatura che con estrema certezza necessito pe’ concludere un altra scalinata verso la figura direttiva ideale. Sovente mi rendo ben consapevole d’aver lacune immonde in campo d’empatia e tolleranza, sopra di tutto in ambito carrieristico, ove la mia asetticità emozionale, per quanto cagione del mio arrivismo e conseguente successo in vari sottocampi, tralascia la possibilità di molteplici collaborazioni che frutterebbero risultati che quissà nemmeno riesco a maginare. Ho giovato molto della conversazione col signor Tinsteel e molti spunti sono sorti pe’ direzionarmi verso una sfumatura dissimile di gestione dell’obbligazioni pe’ la Frontprice. Inoltre, il rapporto professionale che sto tentando d’instaurare con egli gioverà non poco coll’avvento del progetto annuale della Kryomont nel quale saremo coinvolti in prima persona e sovente fianco a fianco. Talvolta dovrei lassar perire un poco della mia freddezza, ben ne so, eppure dubito che i vantaggi di tal scelta sarebbero maggiori rispetto alla scelta mia di porre il mio superiore fronte a un Arthur che incarna l’emblema di come dovrìa ser un idealizzazione d’agente di vendita.

Incrocio su Wish Street, Bolinthos, Contea di Bolinthos, 1925


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