11/01/1925 – ore 21:15- #196 (#561)

Le condizioni di Lily van migliorando, secondo la missiva giuntami alle prime ore della mane, e non posso ch’esserne lieto, sopra di tutto in vista dell’occasione ch’ho di che condividere con ella al fine della settimana ch’ha da venire. Per quanto io e Lily non ci dedichiamo a molte attività durante il tempo condiviso, la nostalgia mordente che m’assale ne’ giorni di lontananza forzata talvolta diventa insopportabile, ancor piute quando la mia presenza le gioverebbe all’umore ne’ momenti di fatica fisica e mentale. Oi, di contro, è stato un dì alquanto anonimo poiché pur io ho avuto di che bellare contro la mia debiltà mentale e fisica. Poscia alcuni buoni propositi eseguiti celermente, mi son confinato fra qualche libretto di poco conto e una lunga vacanza meridiana presso la locanda di Mark ov’ho potuto completamente spengere le mie funzioni cerebrali e contentarmi d’un paio di chiare a buon prezzo. Ada, nel frattempo, ha rifornito l’appartamento di vivande date le ultime indicazioni ricevute da parte del medico che pretende un drastico cangiamento di dieta per accentuare tutti i lati positivi possibili del mio vivere recente. Le limitazioni restrittive hanno il compito di lassarmi progredire, ben lo so, sebbene sarà estremamente arduo convincermi ad abbandonare molte delle solitanze alimentari che non solo mi bracciano di conforto ma che eliminano anche quel poco di nebbia che ogni mezza ora assale il cogito. Nonostante tutto, son piuttosto fiducioso sul proseguio di codeste mire e frontare ostacoli ben più difficoltosi del previsto è ciò mi bisogna per non smarrire l’inerzia ottimista dell’inizio dell’anno.

Arthur Parker, Marco Delrio

Marco Delrio