17/09/1924 – ore 20:35 – #80 (#445)
Scuro ‘l tinello intero, or che setto dinnanzi lo scrittoio mio tanto buono pe’ gittare su carta un poco anche dell’oi sebbene l’occhi già son faticati, le membra paion moversi d’una pozza d’acque e terra e poco m’è rimasto di che narrare d’un altro dì di torno Wedgeville in balìa dell’obbligazioni solite. Lunghe son le compilazioni pe’ la Frontprice di questi tempi e, sebbene m’aggradi la consapevolezza del futuro compenso adeguato all’ore travagliate, mai ‘sì tanto fuori di Lylcoin e infuriato d’una fabbrica l’altra mi son veduto nell’ultimi mesi. Non me ne dispiaccio, tuttavia, lo debbo ammettere. V’è un qualché di terapeutico nell’obliare l’intero banchetto di stimoli esteriori e lassare ch’il mio corpo mova pe’ le faccende sin dover dar di conto niuno. Oi mi son costretto a rispondere solamente a una lunga missiva di Juliet, ver le prime ore della mane rosa, e nulla più. Salvo li dovuti convenevoli coll’operai delli stabilimenti che non potei evitare, non mi son concesso alle stregue di fantocci rapporti ch’al fin del meriggio non m’avrebbero tratto nulla ch’un effimero soffio di dimande o peggio, meno ancora. Tale penso che passeranno molte ore d’oi ‘n avanti, confinato ‘n lo cheto torpore dell’oire i mie’ cogiti chiosare e dar loro lo spazio che solgo riempire col grammofono o svaghi altri. Non che di clausura debba divenire ‘l mio mover cotidiano, orbene so ch’il beneficio che deriva dalli pochi ma ottimi contatti che posseggo irà di molto sopraclassando il mio anelato isolamento totale, eppur v’è ‘sì tanto conforto nell’agitar via di dosso molte delle quistioni che sorgono delle diarie ciarle. Ho puntato una breve epistola che dimani spedirò a Gersburg, di modo che Annie e Lily possano comprenderne i contenuti. In essa esplico un poco la bisogna ch’ho di ritirarmi ‘n codesto atipico carcere egoista e apatico. Buon cielo, ben so che tale non è, eppure meglio so che dal difuori tale si palesa. Annie e Lily non possono restar prive, tuttavia, d’una via d’accesso alli mie’ servizi o ciarle in qualsiasi istante ch’elle bramano. Garantire pertanto alle due la completa mia disponibilità a risposte pronte alle corrispondenze ed eventuali migrazioni improvvisate è obbligatorio più che perentorio. Son certo ch’avranno di che comprendere persino le lusinghe intrinseche che tal decisione sottende. La mane e il conseguente meriggio dimpiego, in Wedgeville, han portato eccellenti risultati ch’ho intenzione di doppiare dimani presso Naught Port. Non so bene quanto, di fatto, io riesca a essere in tale loco ad un’ora presta poiché la vettura in mio possesso necessita d’alcune aggiuste che non posso effettuare fino l’apertura dell’officina in Lylcoin, verso l’ottava ora della mane. Codesta costrizione, un poco, m’arcigna poiché ben son lieto al giungere alla prima fabbrica del dì ai primi raggi del sole. Poco male, non ho di che movermi in alternativa, datesi le tratte ferroviarie sature del periodo quasi autunnale. Or si fa tarda l’ora e lasserò che l’ultima mezzora di veglia si snodi di torno le preparazioni alla mane ch’ha di che venire pe’ farne incipio sin attriti o strenue.

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