“Le colline del destino” era un romanzo di nicchia che Joy adorava. Corner l’aveva scritto circa vent’anni prima nel pieno della sua carriera letteraria, ma Joy l’aveva conosciuto soltanto diversi anni dopo e in maniera del tutto casuale.
Oltre alla vicenda, che sentiva coinvolgente e affascinante, Joy aveva apprezzato più di tutto le sequenze descrittive. Ogni paragrafo dipingeva i panorami e i luoghi in cui si muovevano i personaggi in maniera così puntuale e minuziosa che sembrava di esserci davvero.
Corner ascoltà con piacere gli apprezzamenti di Joy e la ringraziò per aver dedicato così tanta attenzione alla lettura del suo libro. Non era abituato a essere riconosciuto a passeggio o sul vagone di un treno, seppur il suo pubblico fosse numeroso.


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