Pagine Piene per Zucche Vuote #287

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Qualche giorno più tardi, Joy si svegliò con un’emozione nuova nel cuore. Dopo aver salutato Densey e Ben con un abbraccio carico di speranze, raccolse il taccuino, qualche ago e filo e un paio di abiti pratici per il viaggio. Sulla porta della sartoria gettò un ultimo sguardo al paese – le sue vie lastricate, le ghirlande ancora appese, il lieve profumo di lavanda che aleggiava – e sorrise. Le sarebbe mancato tutto ciò nelle settimane di assenza.

Il sentiero fuori dal borgo correva tra filari di vigni e campi dorati. Al ciglio della strada incontrò un carretto di viandanti che già aveva conosciuto durante l’ultima festa. Erano diretti al mercato di un paese vicino: con un gesto gentile, l’anziano conducente le offrì un passaggio fino all’osteria di San Pietro. Da lì in poi avrebbe raggiunto la stazione del paese vicino e preso il treno circa un’ora più tardi.

La bottega era sempre nel cuore, ma ora voleva vedere con i propri occhi un po’ di mondo là fuori. Le colline si susseguivano morbide all’orizzonte. Dentro di lei sapeva di non essere più la ragazza che sedeva tra le prime file del corteo medievale, ma un’audace viaggiatrice cucitrice di storie.

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