Pagine Piene per Zucche Vuote #277

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La sfilata giunse, una via dopo l’altra, nella piazzetta delle lanterne. Era un angolo più raccolto del paese, dove le case avevano ancora i mattoni grezzi e le persiane scrostate dal sole. La banda si fermò, qualcuno annunciò una breve pausa, poi il corteo si sciolse in piccole costellazioni di risate, strette di mano e bicchieri di idromele.

Joy si scostò dalle altre ragazze e si rifugiò vicino al pozzo antico. Si voltò appena in tempo per vedere Ben avvicinarsi in silenzio con il taccuino chiuso tra le dita.

“Hai scritto molto?” chiese lei, tirandosi su il velo sfuggito.

“Abbastanza da non volerlo perdere” rispose lui con un mezzo sorriso. Fece un cenno come per chiedere a Joy se volesse leggere qualche riga, e lei rispose aprendo la mano per ricevere il taccuino di Ben. Lesse poche righe, parole semplici, ma c’erano dentro i riflessi del suo abito, l’eco della banda e un accenno a tutti i pensieri e i sentimenti che quella giornata evocava.

“Hai colto qualcosa che io non avevo nemmeno notato…” sussurrò Joy. “O forse l’ho solo cucito troppo bene perché si vedesse a prima vista,» replicò Ben.

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