“Bristol”

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DEMO Lyrics Video – Self Produced by Marco Delrio & Driveway Fall in 2015.

TESTO

This is my deadline!
What’s left to say?
I can’t take any longer, can’t dig any lower.
This is my flat line!
What’s left to save
Except for the chances I threw in the gutter?
This isn’t life,
This is just waiting
For some kind of answer I dare you to utter.
Don’t get me wrong,
I’m fine with the pain ‘
Cause I’ve come to hope
That you’ll show up someday
And I

Hold on!
Can you hear my heart explode,
Shattering the distance to set the sky on fire?
And I know
I should just scream your name
‘Cause you won’t even ever know
‘Cause they don’t play my songs in Bristol.

This isn’t love!
This is a lottery
And I cross my fingers but I got no ticket.
This is a dead tree
I’m watering
And here in this backyard I still am the sickest.
Read through the lines,
Skim through your life.
I’ve dug up the memories to sing you this song.
Stuck in the past.
You’ve fucked up my life
But I’ve come to think I should thank you although
I must

Hold on!
Can you hear my heart explode,
Shattering the distance to set the sky on fire?
And I know
I should just scream your name
‘Cause you won’t even ever know
‘Cause they don’t play my songs in Bristol.

Hold on!
Can you hear my heart explode,
Shattering the distance to set the sky on fire?
And I know I should just scream your name
‘Cause you won’t even ever know
‘Cause they don’t play my songs in Bristol.


Live Performance @ Savona, Italy, 2015, performed by Driveway Fall


TRANSLATION
Bristol

Questa è la mia scadenza!
Cosa resta da dire?
Non posso più andare avanti, non posso scavare più in basso.
Questa è la mia linea piatta!
Cosa resta da salvare
Se non le occasioni che ho gettato nel tombino?
Questa non è vita,
Questa è solo attesa
Di qualche tipo di risposta che ti sfido a pronunciare.
Non fraintendermi,
Sto bene con il dolore,
Perché ho imparato a sperare
Che un giorno ti presenterai
E io

Tengo duro!
Riesci a sentire il mio cuore esplodere,
Frantumando la distanza per incendiare il cielo?
E lo so
Dovrei semplicemente urlare il tuo nome
Perché tu non lo saprai mai
Perché non suonano le mie canzoni a Bristol.

Questa non è amore!
Questa è una lotteria
E incrocio le dita ma non ho un biglietto.
Questo è un albero morto
Che sto annaffiando
E qui in questo cortile sono ancora il più malato.
Leggi tra le righe,
Sfoglia la tua vita.
Ho scavato nei ricordi per cantarti questa canzone.
Bloccato nel passato.
Mi hai rovinato la vita
Ma ho imparato a pensare che dovrei ringraziarti anche se
Devo

Tenere duro!
Riesci a sentire il mio cuore esplodere,
Frantumando la distanza per incendiare il cielo?
E lo so
Dovrei semplicemente urlare il tuo nome
Perché tu non lo saprai mai
Perché non suonano le mie canzoni a Bristol.

Tieni duro!
Riesci a sentire il mio cuore esplodere,
Frantumando la distanza per incendiare il cielo?
E lo so che dovrei semplicemente urlare il tuo nome
Perché tu non lo saprai mai
Perché non suonano le mie canzoni a Bristol.


ANALISI AI

“Bristol” è una canzone che esplora il tormento interiore di un uomo innamorato di una ragazza che, pur essendo stata una presenza significativa nella sua vita, è ormai lontana, fisicamente ed emotivamente. Il protagonista non ha mai avuto il coraggio di esprimere i suoi sentimenti mentre lei era ancora vicina, e ora si trova a fare i conti con il rimpianto e la solitudine, mentre lei vive all’estero, con la città di Bristol che funge da simbolo di un luogo che ha visto passare entrambi, ma che ora rimane distante e irraggiungibile. Il testo della canzone riflette il desiderio non soddisfatto e l’incapacità di agire in passato, con la continua consapevolezza che il tempo è passato senza che le parole giuste venissero mai dette. L’invito a “hold on”, a resistere nonostante il dolore, è l’unico conforto che resta in un amore non corrisposto, dove il protagonista si aggrappa al ricordo di ciò che non è mai stato, sperando in un improbabile ritorno o una risposta che non arriverà mai. La città di Bristol, che potrebbe essere un punto di passaggio nei viaggi della ragazza, diventa così il simbolo di un legame spezzato, un luogo che custodisce un’incomprensione e un’incompiuta possibilità.

This is my deadline! What’s left to say?
Il verso “This is my deadline! What’s left to say?” rappresenta un momento di grande frustrazione e disperazione. L’uso della parola “deadline” suggerisce che il protagonista si trova di fronte a una scadenza, un termine ultimo, un punto di non ritorno. In questo contesto, “deadline” non si riferisce a un obbligo esterno, ma piuttosto a una condizione psicologica: il protagonista sente di aver esaurito tutte le possibilità e che ora non ci siano più parole da dire. La domanda “What’s left to say?” indica l’incapacità di esprimere qualsiasi altro pensiero, come se ogni tentativo di comunicare fosse stato inutile. C’è un senso di rassegnazione, come se non ci fosse più nulla da aggiungere o sperare.

I can’t take any longer, can’t dig any lower.
Con queste parole, il protagonista esprime un esaurimento emotivo profondo. “I can’t take any longer” suggerisce una sopportazione che ha ormai raggiunto il limite: il protagonista non è più in grado di tollerare la situazione. La seconda parte del verso, “can’t dig any lower”, implica un ulteriore abbassamento della sua condizione psicologica ed emotiva. In altre parole, non c’è più alcuna possibilità di sprofondare oltre il punto in cui si trova. Si evince un grande senso di impotenza e frustrazione, come se il protagonista avesse toccato il fondo senza possibilità di risalire.

This is my flat line!
“Flat line” è una metafora potente per indicare la morte o il collasso emotivo. Il termine si riferisce a un’assenza di battito cardiaco, simbolizzando una condizione di stasi e di fine. In questo verso, il protagonista percepisce la propria vita come un “flat line”, una linea piatta che indica l’assenza di speranza, passione e movimento. È un’immagine di completa apatia, dove non c’è più vita né cambiamento. L’uso di “flat line” suggerisce un momento in cui il protagonista ha perso ogni prospettiva di risoluzione e si sente ormai intrappolato in una condizione di immobilità esistenziale.

What’s left to save except for the chances I threw in the gutter?
In questo verso, il protagonista esprime il senso di rimpianto per le occasioni perse, le possibilità non colte. “The chances I threw in the gutter” implica un atto di autocommiserazione: il protagonista riconosce di aver gettato via opportunità che avrebbero potuto cambiare la sua vita, in particolare la possibilità di dichiarare i suoi sentimenti alla ragazza. Il “gutter”, ovvero il canale di scolo, simboleggia la spazzatura, l’area dove finisce ciò che non ha valore. Questo riflette un sentimento di autodenigrazione e di disillusione, come se il protagonista sentisse che non c’è più nulla di utile o salvabile nella sua vita, tranne il peso delle sue azioni passate.

This isn’t life, this is just waiting for some kind of answer I dare you to utter.
In queste parole, il protagonista riflette sulla sua condizione di stallo emotivo e psicologico. La sua vita non è più vissuta, ma è solo una lunga attesa, un’attesa passiva per una risposta che probabilmente non arriverà mai. L’uso di “waiting for some kind of answer” suggerisce un desiderio di chiarezza, di risoluzione che non viene mai soddisfatto. La frase “I dare you to utter” implica un senso di sfida verso la ragazza, ma allo stesso tempo una consapevolezza che questa risposta, questa dichiarazione, non si materializzerà mai. Il protagonista si sente imprigionato in un’attesa senza fine, nella speranza che qualcosa cambi, ma con la consapevolezza che la situazione non si risolverà mai.

Don’t get me wrong, I’m fine with the pain
Il verso “Don’t get me wrong, I’m fine with the pain” evidenzia una sorta di rassegnazione dolorosa. Il protagonista si giustifica, come se volesse chiarire che, nonostante il dolore che prova, ha accettato questa sofferenza come parte della sua esistenza. “I’m fine with the pain” non significa che il dolore sia desiderato, ma che è ormai diventato una parte integrante della sua condizione emotiva. C’è una sorta di accettazione della sofferenza come inevitabile, una rassegnazione che si traduce in una forma di resistenza passiva. Il protagonista non chiede compassione; sembra essere pronto ad affrontare il dolore come una condanna che non può sfuggire.

‘Cause I’ve come to hope that you’ll show up someday
In questo verso, si intravede una flebile speranza. Nonostante il dolore e la rassegnazione, il protagonista si aggrappa all’idea che un giorno la ragazza possa tornare o che, in qualche modo, qualcosa cambi. “I’ve come to hope” riflette un atto di resistenza emotiva, un tentativo di non arrendersi del tutto, anche se la speranza è minima. Il “show up someday” suggerisce che il protagonista stia ancora aspettando un segno, un gesto, o una parola che finalmente metta fine a questa attesa interminabile. La speranza è ciò che lo tiene in vita, ma è una speranza vaga e incerta, che potrebbe non realizzarsi mai.

And I hold on!
Il verso “And I hold on!” racchiude una forte espressione di resilienza e di lotta interiore. Nonostante la consapevolezza della sofferenza e del fallimento nel superare la distanza emotiva che lo separa dalla ragazza, il protagonista non si arrende completamente. Il “hold on” implica il tentativo di aggrapparsi a un’ultima possibilità di speranza, di continuare a sperare che qualcosa possa cambiare, anche se la sua speranza appare ormai ridotta a un filo sottile. C’è un certo dramma in questa scelta, poiché il protagonista, pur avendo toccato il fondo e pur conoscendo la futilità della sua attesa, tenta comunque di mantenere viva una scintilla di speranza, seppur illusoria. Questo “tenere duro” non è solo una strategia di sopravvivenza emotiva, ma anche un modo per mantenere un legame, per non lasciar andare l’amore che ha provato, e per sperare, nonostante tutto, in una risoluzione.

Can you hear my heart explode, shattering the distance to set the sky on fire?
Nel verso successivo, il protagonista descrive in maniera poetica e drammatica l’intensità del suo dolore emotivo. “Can you hear my heart explode” è un’immagine potente che comunica l’intensità della sofferenza che il protagonista sta vivendo. Il cuore che “esplode” suggerisce una rottura, una frattura interna che non può essere ignorata. Non si tratta di un semplice dolore, ma di una reazione violenta ed esterna del cuore stesso alla condizione di solitudine e disperazione in cui il protagonista si trova. L’espressione “shattering the distance to set the sky on fire” fa riferimento a un tentativo di ridurre la distanza tra lui e la ragazza, come se il cuore che esplode fosse capace di abbattere ogni barriera, persino quella fisica. Il desiderio di “impostare il cielo in fiamme” evoca un’immagine di passione, di intensità emotiva che brucia, ma anche di distruzione, come se il protagonista volesse far esplodere la sua frustrazione in un atto di potenza e di liberazione. Qui si può cogliere una certa disperazione romantica: un desiderio ardente di far arrivare il suo amore e il suo dolore, quasi sperando che il suo grido interiore possa attraversare l’universo.

And I know I should just scream your name ‘cause you won’t even ever know
In queste parole, il protagonista riconosce la sua incapacità di farsi sentire. La consapevolezza che “I should just scream your name” rivela un desiderio profondo di esprimere finalmente ciò che ha tenuto nascosto per troppo tempo, ma allo stesso tempo una frustrazione mista a rassegnazione: urlare il suo nome sarebbe inutile, poiché “you won’t even ever know”. Il protagonista è consapevole che la ragazza non sentirà mai il suo grido, che il suo amore non sarà mai ricambiato o riconosciuto. La consapevolezza che il suo urlo rimarrà inascoltato amplifica il dolore della sua solitudine e della sua impotenza. C’è una tensione tra il desiderio di esplodere e l’inutilità di tale esplosione, che resta impotente e ignorata. Questo verso sottolinea quanto il protagonista sia consapevole dell’impossibilità della sua situazione, senza però riuscire a liberarsene.

‘Cause they don’t play my songs in Bristol.
Il verso finale del blocco, “‘Cause they don’t play my songs in Bristol”, è un riferimento simbolico che affonda le radici nell’idea che la sua esistenza e il suo dolore siano invisibili agli occhi degli altri. Bristol, che potrebbe essere sia un riferimento alla città reale dove la ragazza si trova durante i suoi viaggi, sia una metafora della distanza fisica ed emotiva tra loro, diventa il simbolo di un luogo dove il protagonista non ha voce. Il fatto che “they don’t play my songs” implica che, nonostante la sua sofferenza, la sua storia non viene raccontata, non viene ascoltata e non ha spazio nella realtà di chi gli è lontano. In un certo senso, Bristol rappresenta la sua invisibilità, il fatto che i suoi sentimenti e le sue esperienze non vengano mai riconosciuti o validati. Questo verso sottolinea l’isolamento del protagonista, la sua solitudine esistenziale e l’incapacità di fare in modo che la sua voce venga ascoltata, non solo dalla ragazza, ma dalla società in generale.

This isn’t love! This is a lottery
In questo verso, il protagonista esprime un senso di frustrazione e disillusione riguardo alla sua esperienza amorosa. La dichiarazione “This isn’t love!” rappresenta un rifiuto del concetto romantico tradizionale, come se l’amore che prova non fosse più puro o genuino, ma un qualcosa di casuale e imprevedibile. La metafora della “lottery” (lotteria) introduce l’idea che l’amore, per lui, sia diventato una questione di pura fortuna. Piuttosto che un sentimento che nasce e cresce in modo naturale e costante, l’amore appare come un gioco di probabilità, un rischio che non porta mai ai risultati sperati. Il cuore del protagonista è ormai cinico, e la metafora della lotteria suggerisce che la sua attesa di un segno o di una risposta dalla ragazza è un evento casuale, un gioco di fortuna che non ha controllo, il che lo porta a sentirsi impotente di fronte alla sua speranza non corrisposta.

And I cross my fingers but I got no ticket.
Il gesto di “crossing my fingers” (incrociare le dita) è un atto di speranza e superstizione, tipico di chi si aggrappa a un’illusione di controllo su una situazione che è al di fuori del proprio dominio. Il fatto che il protagonista non abbia un “ticket” (biglietto) per la lotteria suggerisce che, nonostante il suo tentativo di sperare, non ha realmente accesso a un’opportunità. È come se fosse destinato a perdere, come se non avesse nemmeno la possibilità di partecipare pienamente al gioco, ma nonostante ciò persista nel suo desiderio di vedere un cambiamento. Questo verso enfatizza l’inutilità delle sue azioni, la consapevolezza che, pur facendo gesti che dovrebbero portare fortuna, non ha nessun mezzo per influenzare la situazione e ottenere ciò che desidera.

This is a dead tree I’m watering
La metafora dell’”albero morto” (dead tree) che il protagonista “innaffia” è particolarmente potente, evocando l’idea di un amore o di una speranza che è ormai giunto al termine. Innaffiare un albero morto è un atto vano e senza speranza, simboleggiando lo sforzo inutile di nutrire qualcosa che non ha più la capacità di crescere o di fiorire. Il protagonista si sforza di far crescere qualcosa che è destinato a rimanere sterile, una metafora che esprime la sua frustrazione nel cercare di far crescere un amore che non potrà mai sbocciare. L’immagine di un albero morto richiama anche una sensazione di stasi e di morte emotiva, come se l’amore che sente non avesse più alcuna possibilità di evolversi o di prosperare.

And here in this backyard I still am the sickest.
Il protagonista si riferisce alla sua condizione emotiva e psicologica con l’uso del termine “sickest” (più malato). Il “backyard” (giardino sul retro) diventa un luogo simbolico di isolamento, un angolo nascosto della sua vita dove si rifugia la sua sofferenza. Nonostante i suoi sforzi, si sente ancora intrappolato in un contesto di dolore e di malessere, senza alcuna via d’uscita. L’uso di “sickest” suggerisce non solo una sofferenza fisica, ma soprattutto una malattia emotiva e psicologica, che pervade la sua esistenza. La frase implica anche un senso di impotenza: nonostante tutto ciò che ha vissuto e il suo tentativo di migliorare, egli rimane il “più malato” in un contesto che sembra avvolgerlo e tenerlo prigioniero.

Read through the lines, Skim through your life.
Con questo verso, il protagonista invita la ragazza a “leggere tra le righe” e a “scorrere attraverso la tua vita”, come se cercasse di farle capire qualcosa che lei non ha mai notato, un messaggio nascosto nei dettagli, nei silenzi e nelle azioni che non sono mai state esplicitamente dette. Il “leggere tra le righe” è un’espressione che indica la lettura di significati non immediatamente evidenti, come se il protagonista stesse cercando di comunicare un messaggio che va oltre le parole o gli atti palesi, ma che è rimasto inosservato o non compreso dalla ragazza. L’idea di “skim through your life” (scorrere la tua vita) implica che, nonostante lui abbia vissuto una relazione passata con la ragazza, questa relazione non sia stata mai completamente approfondita o compresa da entrambi, come se la ragazza avesse “sfogliato” la sua vita senza mai fermarsi a comprenderne davvero le sfumature.

I’ve dug up the memories to sing you this song.
Il protagonista ha scavato nei ricordi per scrivere e cantare questa canzone, un atto che suggerisce un tentativo di rivivere il passato. Il verbo “dug up” (scavato) suggerisce uno sforzo fisico ed emotivo per portare alla luce memorie sepolte, forse dolorose o inconfessate. La canzone diventa quindi uno strumento per rievocare e raccontare ciò che è stato, un tentativo di rielaborare il passato e comunicarlo attraverso la musica. Tuttavia, scavare nei ricordi implica anche un certo rischio: portare alla luce vecchie ferite che non sono state mai realmente guarite. Questo atto di scavare nel passato non è solo un modo per cercare di rimanere connesso a ciò che è stato, ma anche una manifestazione della sua frustrazione nel non essere riuscito a comunicare i suoi sentimenti mentre c’era ancora una possibilità.

Stuck in the past. You’ve fucked up my life
Il protagonista si definisce come “stuck in the past” (bloccato nel passato), un’immagine che denota una condizione di stasi e di incapacità di andare avanti. Il passato è diventato una prigione da cui non riesce a liberarsi, un luogo dove si sente intrappolato nei ricordi di una relazione che non è mai andata come sperava. Il verso “You’ve fucked up my life” è un’espressione di rabbia e frustrazione nei confronti della ragazza, che viene accusata di aver distrutto la vita del protagonista. “Fucked up” è un’espressione volgare che amplifica il senso di tradimento e di dolore, come se la sua vita fosse stata rovinata dalla mancanza di coraggio della ragazza, dalla sua indifferenza o dalla sua incapacità di riconoscere i sentimenti del protagonista. Questo verso segna un punto di rottura, in cui il protagonista non solo rimpiange il passato, ma attribuisce anche una responsabilità alla ragazza per la sua sofferenza.

But I’ve come to think I should thank you
Il verso finale di questa sezione introduce una riflessione più complessa e sfumata. Nonostante la rabbia e la frustrazione precedenti, il protagonista arriva a una conclusione sorprendente: “I’ve come to think I should thank you”. Questa dichiarazione sembra contraddire le parole di accusa appena espresse, ma suggerisce un processo di maturazione emotiva. Forse il protagonista sta riconoscendo che, nonostante il dolore e la sofferenza causati dalla ragazza, questi eventi lo hanno in qualche modo aiutato a crescere, a capire se stesso o a liberarsi di un peso emotivo. Il “thank you” (grazie) suggerisce un cambiamento nel modo in cui il protagonista vede la situazione, come se alla fine avesse trovato un senso o una forma di chiusura, anche se dolorosa.

La canzone “Bristol” esplora temi universali legati all’amore non corrisposto, al rimpianto e alla frustrazione, ma lo fa in modo intenso e personale, raccontando la storia di un uomo che ha vissuto una relazione mai davvero espressa e che ora si trova ad affrontare le conseguenze di una passione non dichiarata. La scelta di ambientare la canzone in un contesto che mescola esperienze emotive e geografiche, con il riferimento alla città di Bristol, amplifica l’idea di distanza, non solo fisica, ma soprattutto emotiva. La metrica e il linguaggio crudo della canzone esprimono un senso di impotenza, di lotta contro la realtà che non è mai stata come il protagonista sperava, ma anche un tentativo di trovare una forma di chiusura e, inaspettatamente, di gratitudine. La riflessione finale, in cui il protagonista sembra riconoscere che la sofferenza vissuta potrebbe averlo aiutato a maturare, aggiunge una sfumatura di speranza a un percorso che in apparenza è segnato dalla delusione. La canzone riesce quindi a captare una varietà di emozioni contrastanti, dallo smarrimento alla rabbia, dalla speranza alla liberazione, attraverso una narrazione potente e evocativa che unisce il sentimento personale del protagonista alla dimensione universale di chi, a un certo punto della vita, si trova a fare i conti con le proprie scelte non fatte e i desideri non realizzati. In definitiva, “Bristol” è un racconto di crescita, di esplorazione interiore e di accettazione, nonostante il dolore che caratterizza il cammino del protagonista.


SPARTITO

Coming Soon


ACCORDI

Coming Soon


DEMO & REGISTRAZIONI DI PROVA

DEMO Version, 2015, performed by Driveway Fall, recorded and produced by Officine Sonore.

VIDEO

DEMO Lyrics Video – Self Produced by Marco Delrio & Driveway Fall in 2015.

Live Performance @ Savona, Italy, 2015, performed by Driveway Fall

CREDITI

Lyrics by Marco Delrio, Music by Walter Visca, Marco Delrio,Damiano Giordano


CONTACTS

Mail: delriomarco.md@gmail.com
Telegram me @mvrcodelrio
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disclaimer: Gli articoli presenti in questa sezione del blog includono analisi di poesie effettuate dall’intelligenza artificiale. È importante tenere presente che le interpretazioni artistiche e letterarie sono spesso soggettive e possono variare notevolmente da persona a persona. Le analisi fornite dall’intelligenza artificiale sono basate su modelli di linguaggio e dati storici, ma non riflettono necessariamente l’unico o il “vero” significato di una poesia. Le analisi dell’intelligenza artificiale possono offrire prospettive interessanti e nuove su opere letterarie, ma non dovrebbero sostituire l’approccio critico umano o l’interpretazione personale. Si consiglia agli utenti di prendere in considerazione le analisi dell’intelligenza artificiale come un punto di partenza per la riflessione e il dibattito, piuttosto che come un’opinione definitiva. Si prega di ricordare che l’arte, compresa la poesia, è aperta a molteplici interpretazioni e sfumature, e il piacere della sua scoperta deriva spesso dalla libertà di interpretazione personale. Inoltre, l’intelligenza artificiale potrebbe non essere in grado di cogliere completamente l’aspetto emotivo o contestuale di una poesia, il che rende ancora più importante considerare le analisi con una mente aperta e critica.


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