Pagine Piene per Zucche Vuote #237

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BY FEDERICA BALDI

La mattina dopo Joy si avviò, come di consueto, verso la bottega. Appena girato l’angolo della piazza, poco dopo casa sua, fu avvolta da un profumo di spezie e legna bruciata. Era giorno di mercato e le bancarelle iniziavano lentamente a popolare la via. C’erano tende di lino grezzo, assi di legno antico, corde intrecciate da mani esperte in elegantissime ceste. Qualche passo ancora e si riuscivano a percepire i primi profumi di pane e frutta fresca.

I suoni del paese avevano cambiato ritmo, tra il tintinnìo dei ferri da lavoro e il vociare allegro di chi si dava da fare per le vie. Joy rallentò il passo, assaporando la frenesia ordinata e il senso di semplicità e umanità che poco per volta si risvegliavano. Arrivata davanti alla bottega, si fermò ancora un istante ad ascoltare i suoni della giornata che stava ormai per cominciare.

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