BY FEDERICA BALDI
Nell’attesa aprì la finestra: l’odore del pane appena sfornato e della terra umida si mescolava alla brezza leggera che le sfiorava il viso. Versò il tè ancora caldo nella tazza e si sedette accanto alla finestra, godendosi la quiete prima dell’inizio della giornata.
Per qualche minuto rimase incantata a osservare il fumo che si sollevava dalla tazza. Aveva una forma così elegante, si muoveva con leggerezza e determinazione, fino a raffreddarsi e dileguarsi velocemente.
Dopo aver finito di bere, si avvicinò allo specchio e raccolse i capelli in una treccia morbida, poi scelse un abito comodo e infine infilò le scarpe. Afferrò la borsa con tutto il necessario e, con un’ultima occhiata alla stanza silenziosa e alla sua micina che già la guardava con nostalgia, chiuse la porta dietro di sé. La strada acciottolata e un nuovo giorno di lavoro aspettavano trepidanti Joy.


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