Pagine Piene per Zucche Vuote #231

By

BY FEDERICA BALDI

Nell’attesa aprì la finestra: l’odore del pane appena sfornato e della terra umida si mescolava alla brezza leggera che le sfiorava il viso. Versò il tè ancora caldo nella tazza e si sedette accanto alla finestra, godendosi la quiete prima dell’inizio della giornata.

Per qualche minuto rimase incantata a osservare il fumo che si sollevava dalla tazza. Aveva una forma così elegante, si muoveva con leggerezza e determinazione, fino a raffreddarsi e dileguarsi velocemente.

Dopo aver finito di bere, si avvicinò allo specchio e raccolse i capelli in una treccia morbida, poi scelse un abito comodo e infine infilò le scarpe. Afferrò la borsa con tutto il necessario e, con un’ultima occhiata alla stanza silenziosa e alla sua micina che già la guardava con nostalgia, chiuse la porta dietro di sé. La strada acciottolata e un nuovo giorno di lavoro aspettavano trepidanti Joy.

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Scopri di più da mvrcodelrio.com

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continua a leggere