I giorni passarono in fretta, e presto arrivò il momento di ripartire. La valigia era di nuovo pronta, e quella mattina, mentre saliva in macchina con suo padre per tornare alla stazione, Joy si accorse di provare una strana emozione: nostalgia e allo stesso tempo impazienza.
Il viaggio di ritorno in treno le sembrò più lungo. Il paesaggio che tanto l’aveva incantata all’andata scivolava davanti ai suoi occhi distratti. Il pensiero che continuava a farsi strada nella sua mente era uno solo: rivedere Ben.
Si sorprese a chiedersi se anche lui avesse pensato a lei in quei giorni. Le loro conversazioni in sartoria le tornavano in mente con una nitidezza quasi fastidiosa, e si accorse che ogni dettaglio – il modo in cui la guardava, la sua voce bassa e rassicurante – le mancava più di quanto avrebbe ammesso.
Quando finalmente il treno giunse in città, il cuore di Joy accelerò impercettibilmente. Scese con passo svelto, il freddo dell’aria urbana che la avvolgeva in un abbraccio diverso da quello del suo paese. L’indomani la sartoria avrebbe riaperto, e lei sarebbe tornata alla sua routine. Ma questa volta, sapeva che qualcosa in lei era cambiato, e non vedeva l’ora di scoprire se anche per Ben fosse lo stesso.


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