Annotazioni #13216-16

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#13216-16
Vegno d’un rimarcarmi della medesima impermanenza ch’ì già visitai vacuo ‘n vari atti dell’anni_iti eppur v’è un qualché avulso e acido ‘n tal riflesso contemporaneo, quissà pe’ le mialgie ‘n gregge ch’han di che belare or bene, essì, quissà pe’ le sferzanti piogge di spilli ch’or sì e or meno la solitudine lassa imperviare fin d’in tra ‘l tinello. Da tale, deduco, s’è fondato e profonda ‘l mio recente vezzo nel barcamenare d’un libello l’altro in la perusa d’un formulario comprensivo pe’ guadare l’acque del venir passiti. Pe’ quant’addietro han tenuto scudo alli medesimi timori fin che le palme potean brandire il pennino, or restanomi bisbigli asettici che san di polvere e pessimismo ed ì di fondo ch’or miromi dressarmi d’essi, colla brama d’aver sussurri anch’ì di che lassare all’anni_innanzi.

ℳ ᵝ


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