#13189-09
Accade ch’anch’ì mi lassi rovinare d’in tra ‘l timore ch’all’epilogo non permanga altro ch’uno sbuffo di ceneri e discorsi a scadenza breve; per lo che tal rimugino doverìa incalzarmi ‘n un passo celere, ne vengon anche i dì ov’ogni motto scherna e duole, ‘sì d’isfida alle mire e l’ira ch’ì traggo in dosso contro ‘l venir impietoso dell’anni. Nonnulla ne giovo del promettermi s’ogni “adesso” sgocciola deridendomi, di contro ai tomi riguardo che nulla più sull’argomento han da stupirmi. Tentennare nella lascività d’un ozio istintivo, ebbene, per qual fine, or m’arrovello, fronte allo scandire crudele del pendolo. Dannata sia cotanta lucidità sobria.ℳ ᵝ

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