Pagine Piene per Zucche Vuote #201

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Qualche giorno dopo, il tintinnio del campanello sopra la porta della sartoria annunciò l’entrata di Ben.

“Joy!” esclamò Ben entrando. “Allora? Hai fatto il grande passo?”

Joy, seduta accanto alla macchina da cucire, alzò lo sguardo da un orlo che stava sistemando. “Il grande passo?” chiese, pur sapendo esattamente a cosa si riferisse.

Ben si tolse il cappotto e le lanciò uno sguardo complice. “Il manoscritto! Hai consegnato il libro per il concorso, no? Com’è andata?”

“È stato… intenso. Ero nervosa, ma l’addetta al banco è stata molto gentile. Mi ha messo a mio agio.”

Ben annuì, guardandola con interesse. “E ora che si fa? Aspetti una lettera di trionfo? Una chiamata che annuncia il tuo destino?”

“Più o meno, mi hanno detto che ci vorrà almeno un mese per sapere qualcosa. Fino ad allora, devo solo… aspettare.»

“Un mese? E io che pensavo che il mondo dell’arte fosse veloce e glamour!” scherzò Ben, ridacchiando. Poi, con uno sguardo più serio, aggiunse: “Scherzi a parte, sono fiero di te. Ci vuole coraggio per fare un passo come questo.”

Joy lo guardò, sorpresa dalla sincerità nelle sue parole. Ben ricambiò lo sguardo, poi si allontanò dal bancone esclamando un “Bene, ora torniamo alla realtà. Ho una giacca da rammendare e la cliente mi ucciderà se non è pronta entro stasera.”

“E io ho un orlo da finire” aggiunse Joy, riprendendo il suo lavoro.

Joy riportò il suo sguardo sulla macchina da cucire, quando sentì Ben avvicinarsi e darle di sfuggita un piccolo bacio sulla guancia…

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