Il Diario delle Vanvere Terapeutiche #14

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13/07/1923 – ore 06:12 – #14 – appunti sparsi

Vi son parecchi_istanti durante il correr de’ mesi ‘n cui percepisco una nostalgia atipica e bruciante per il nido rurale e ignorante ch’ho lassato in Newbrick. Quissà son i volti e le litanie diarie prive d’ambizioni e magnificenza ch’attutivano ‘l mio specchiarmi inadeguato a cotale panorama manovale e incolto, quissà proprio il cumulo di mattonacci e ghiaia alli bordi delle calli che mugolavano silenti al camminar via delle stagioni, ‘n una poesiola campestre che da molto non colgo nella contea di Bolinthos e in quivi dintorni. ‘Sì tanti nomi e vite s’han sciolti via delle mie nocche sfuggenti, or che latito fra un’obbligazione ell’altra, in la solitudine malconcia che tendo a stropicciare di cagioni per farla più accomodante al corpo; checché ne vada fiero, ben sia, del continuo rinnovato accostumarsi a cotanto deserto sociale, rare son le memorie dolorose dell’anni in Newbrick, coperte delle nubi soffici d’un cheto vivere di poco. E di noialtri, infine, ‘sì pochi han messo solidi radici in quelle viuzze anguste e salmastre eppur mi pare ch’ei son i padroni de’ sorrisi più genuini che sovente mi scopro a invidiare. Orbene me ne sto più che consapevole che le mie spalle già sarebbero storte e strette ‘n Newbrick, corniciate del lento progresso industriale che posso sperimentare con mano qui a Lylcoin, ‘sì fondamentale per l’espressione concreta ch’immaginato delle mie mire. Eppur sogno, talvolta, d’aver casi una dozzina di lustri addizionali, poscia il mio sparire finale, pe’ correr sin moto in tra le rustiche consuetudini sopite del ventre che tanto m’ha fatto crescere e che ‘sì tanto m’ha tenuto fanciullo.


Nota dell’autore: L’entrate del libello denominate, di seguito alla numerazione, come “appunti sparsi”, si riferiscono a riscritture – inserite molti mesi dopo la loro creazione nell’ordine cronologico adeguato del plico di fogli che chiamo agenda – di divagazioni, considerazioni, pensieri e riflessioni gettate su carta durante periodi in cui l’utilizzo dell’agenda non era fondamentale; tali appunti sparsi vivevano su brandelli di tabulati da buttare via, tovaglioli a grana spessa di locande della regione, paginette esuli di libri ch’ormai non possiedo più, e qualsiasi altro sostituto adatto alla narrazione cotidiana de’ mie’ garbugli, dei nulla e dei tutto.

Scorcio di Newbrick, Contea di Sageville (Lakelike), 1925


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