Cerco un asciugamano e tento di pulirlo, quanto basta per contenere una eventuale benedizione di tutta la casa, poi lo trascino nella vasca, sperando che mi segua in un bagno rigenerante con lo stesso entusiasmo con cui guarderebbe un ristagno d’acqua lì fuori desideroso di tuffarsi. Finito il bagno, si sdraia ad asciugarsi vicino al camino. Adora anche il calore, lui, e adora accoccolarsi dolcemente accanto al fuoco, mentre con uno sguardo timido e impacciato mi chiede di portargli del cibo. “Potrebbe anche andare a prenderselo” penso, in fondo la sua ciotola non è mai vuota, ma niente, non riesco proprio digli di no e anche stasera finisco per viziarlo un pochino. Gli porgo la ciotola e mi siedo accanto a lui. In pochi bocconi la ripulisce fino all’ultima briciola, poi mi guarda soddisfatto e grato per il pasto appena concluso e appoggia il muso sulle mie ginocchia.


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