Mani tal questa mi dimando
Che sarìa s’ì non fossi senza
Tra le stanze ch’or vago stracco
Colla tazza presso tal quando
Soleo portarti ‘l dì ‘n la stanza
Dolcito col mi’ solitar bislacco
E ‘n mani giunte, di rimando,
Or compagno d’la tua_assenza,
‘N cui co’ rime cada dì m’arrocco,
Veo ‘sì vacuo e tristo ‘l mondo
Peso al sopracciel con lenza
E par bolla ov’ancor ti tocco.

Mani
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