05/04/1924 – Ore 07:02 – #281
Mi getto a scribacchiare su queste pagine ora poiché m’attende un dì d’obbligazioni lontane da Lylcoin e dubito ch’avrò modo di sciorinare l’accaduto diario con un’entrata serale. Tra circa un’ora prenderò il convoglio per Gersburg e da lì mi recherò presso uno degli stabilimenti più grandi dell’intera regione di Lakelike. Codesta è un’urgenza assegnatami ieri dal signor Tinsteel per ovviare alla recente dipartita della venditrice ch’opera in quella contea di cui, al momento, mi sfugge completamente il nome. Ne profitto, però, per raggiungere Lily, nel primo meriggio, a poche strade distanti, pe’ compagnarla nel consueto tragitto verso la contea di Bolinthos. Tuttavia, prima del desino, v’è anche una riunione speciale cui debbo attendere poiché il signor Raventale si paleserà presso la fabbrica ove debbo operare, con la presenza probabile del signor Tinsteel, per una ricapitolazione sulla situazione pianificata finora pe’l cliente Kryomont di cui, come detto in precedenza, elli è ‘l tramite ufficiale. Confido che ‘l tutto duri poco più d’una mezzoretta visto l’enorme quantità di lavoro ch’ho di che sbricare presso la fabbrica di Gersburg. Io e Lily prenderemo il primo convoglio disponibile per tornare a Lylcoin, verso la terza ora del meriggio e, una volta in April Street, ci concederemo due giorni di meritatissimo ozio, puntinato dai consueti approfondimenti accademici, più necessari che bramati. Saremo limitati nelle solitanze dalla presenza d’un evento che terrà luogo domenica pomeriggio in Gersburg, ove Lily dovrà partecipare sebbene ì non ne conosca ancora i dettagli. In questi due dì e mezzo, se ‘sì volliamo vederli, tenterò di coinvolgerla ‘n un confronto sull’avanzamento delli scritti cui stiamo collaborando, dimandandole un contributo operativo e materiale, essendo ella appuntata pe’ la creazione delle miniature da corniciare ai paragrafi. Confido che sia un qualché d’allietante e che sia perfino ‘n grado di stupirmi colle sue esponenzialmente crescenti doti artistiche e innovative. Se necessario, mi proporrò come supporto anche in tal caso, sbloccando quell’attrito divinabile che risiede dietro le quinte d’ogni operatività necessaria. D’altronde, sono piuttosto sicuro che infondendole anche solamente a parole un briciolo d’entusiasmo, ella non deluderà le aspettative, essendo pari me, talvolta, nel porsi ella stessa aspettative sopra_ogni precedente standardizzazione. Una qualità ch’apprezzo molto e che tento di fomentare. A tal proposito, conviene che torni a scriverle più epistole durante i nostri periodi di lontananza per aver un contatto più diretto colle sue intraprendenze e stimolare le qualità già di per loro superiori alla norma. Non dubito che Annie faccia la stessa cosa in Gersburg ma i nostri metodi distano molto in quanto a efficacia pragmatica, ne sono più che convinto. Vi sono, inoltre, cambiando celermente soggetto, molte nuove che mi giungono da Juliet, che, colle ultime missive prolisse de’ due giorni appena scorsi, m’ha inquadrato la sua incerta situazione d’impiego a seguito dell’imminente trasferimento di cui ella è oggetto. Vi sono implicazioni principalmente materiali in quanto ella non ha speso sufficiente tempo in Chasenut pe’ consolidare rapporti personali di nota e tali implicazioni pare rivolgano di torno della sisitemazione abitativa. Non mi dilungo su questo argomento poiché ‘l tutto m’appare ancor molto nebuloso e, per pari, anch’ad ella. Resto in attesa delli sviluppi riguardo, confidando nelle sue incredibili capacità di risoluzione de’ problemi e d’adattamento mentale alle tribolazioni. Le evoluzioni di Juliet nell’ultimi anni continuano a motivarmi di riflesso e m’allieta sempre ricevere missive che delineano modestamente i suoi continui successi e le conseguenti promozioni d’impiego, nonostante la fragile stabilità emotiva che fisiologicamente rimane piccicata ‘n ogni svolta o accadimento. Ne comprendo bene le turbolenze di cogito, avendo spesso concessomi un traghetto pe’ l’acque mosse di codeste insicurezze, dubbi, rimpianti e tutto lo che viene pittato come demoniaco. Credo ch’uno de’ risultati migliori che si possa ottenere da queste odissee umorali sia la capacità di poter in fine mirar nell’occhi ogni singola debolezza e amicarsela, conoscerla come si tenta di conoscere e crogiolare ‘n una gioia o ‘n un appagamento e non sfuggire de’ mali ma, di contro, rincorrerli, accettarli e trovare quel minuto risvolto positivo consequenziale, fomentarlo e farne un’arte in tutto e per tutto. Lungi da me l’esser abile ‘n tale giocoleria psicologica per quanto mi reputi immodesto nel pensiero e nella semantica ma, valutando l’ultimi mesi di stabilità serena, ne posso concludere d’esser ben oltre la normale traccia del volgo. Superbamente, giammai mi son reputato parte del volgo, motivo per cui ‘sì vado denominandolo, sebbene, col senno di poi, mi rendo conto d’essermi secesso d’esso da pochi mesi a questa parte, quissà da quasi trecento giorni.

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