Accoccolata dentro di superbe mura poiché circondata da indifese distese pianeggianti, Vayrless porgeva nulla più ch’un accrocco rurale di pietrone grigie all’esercito di Norleaves che ora la fissava silente e belligerante, scandagliando da destra a manca lo spuntare delle bocche lucenti dei cannoni tra le larghe feritoie, incoronate da qualche rovo scintillante che indicava il presidio di molti arcieri a difesa degli stessi. Norleaves, dal canto suo, s’era rinomata per la dedizione ossessiva all’industria del metallo, allo spaccio di questo e allo sviluppo tecnologico che scavalcava perfino le fantasie dell’altre regioni della stanza, trascurando fin quanto poteva l’agricoltura e l’allevamento, attingendo la bisogna dai mercati via mare con le altre regioni. D’oltre modo, la crescente esigenza di ampliare gli stabilimenti e costruire nuove fornaci aveva costretto dapprima i padroni e, di seguito, l’intero consolato a usufruire o scoprire nuove rotte di commercio. Era pur vero, in alcuni aspetti, quello che veniva enunciato in proposte dai messaggeri politici di Vayrless, ossia che Norleaves avrebbe potuto camminare per il vertice in condivisione del confine con la regione di Astar per aggirare il guardo torvo di Vayrless e direzionare i propri convogli verso Obiscura. Tuttavia, erano altresì fondate e sensate le opposizioni a riguardo dei politicanti di Norleaves e dei propri mercanti in quanto la macchia montana che imperava sul confine delle quattro regioni a sudest di Obiscura era famigeratamente impervia e pericolosa. Girar per largo oltre Vayrless a settentrione sarebbe risultato ancor più macchinoso poiché tale soluzione avrebbe implicato dapprima l’uso delle imbarcazioni per le poche centinaia di piedi che la dividevano dalla regione di Hayles e, successivamente, uno sfaticante tragitto di traverso a quest’ultima fino al lembo di terra della regione di Axelar che s’insinuava tra Obiscura ed Hayles. La diplomazia cortese di costume andò scemando inesorabilmente lungo il decennio precedente all’assedio di Vayrless, ove ogni riunione straordinaria dei consolati delle due regioni tendeva a terminare con crescenti alterchi e un disgrego continuo e ineluttabile dei rapporti di collaborazione e della medesima pacata intermediazione fin allora mantenuta; fu nel 1145, anno di insediamento del console Colebarry II di Vayrless, che il tumulto sfociò in quello che Norleaves e i consoli di Vayrless antecedenti avevano tentato d’evitare in tutte le maniere.
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