Il Diario delle Vanvere Terapeutiche #280

04/04/1924 – Ore 18:11 – #280

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La mane ha incipito chetamente poscia la prima notte di sonno soddisfacente dell’ultimo periodo – chi sa ch’ho fatto di dissimile ier sera pe’ guadagnarmi ‘l reposo ch’anelavo da giorni. Oi doveo presenziare a un appuntamento alla decima ora del giorno sicché mi son lassato rallentare volentieri dall’attrito della veglia, avendo ‘l modo perfino di potermi dedicare fin dall’alba ad alcune delle faccende che contavo di sbricare nel meriggio. La Kryomont ha addizionato ulteriori fabbriche di carburante alle mie mansioni operative, motivo per cui, stamane, aveo d’attendere all’appuntamento con la responsabile del reparto macchine a freddo della Titan Factory di Noyes-on-Steelmount, una località decisamente scomoda da raggiungere coi convogli ferroviari che, per ovvi motivi logistici, arrivano fino a Poles e di lì, il tragitto dev’essere completato con le carrozze, convenientemente in attesa al di fuori della stazione ferroviaria. ‘Sì feci, sortendo d’April Street intorno alla nona ora della mane, quissà di poco tardi, colla sconsideratezza trascinata dalle preste attività a cui mi son dedicato poco prima, sin considerare l’eventuali trambusti e ingorghi ch’avrei potuto incontrare pe’ la strada. Tuttavia, tutto ha scorso sin intoppi e son giunto presso la fabbrica con qualche minuto d’anticipo, il tempo di sollazzarmi con una scadente bevanda bollente alla taverna di poco lontana dalla struttura. La responsabile della Titan di Noyes (che denominerò sin i suffissi di Steelmount per motivi di celerità e cacofonia) m’ha accolto lietamente, lassandosi travolger d’una dialettica fiera e propositiva che raramente ho incontrato nelle filiali della Titan durante i mie’ due anni presso la Frontprice. Con ella, una signorotta d’età non più giovane ma con nulla da invidiare all’adolescenti in quanto a energia e determinazione, son riuscito a stabilire perfino un’appuntamento per le mie operatività in loco e mi son congedato nel miglior modo possibile, garantendole un riscontro prima dell’effettivo intervento inventariale. La fabbrica è di dimensioni ragguardevoli e dubito si tratterà d’un operazione di poche ore, aimè, sebbene ‘l tutto dipenda, anche e sopra di tutto, dai personaggi di supporto operativo che mi verranno assegnati dal signor Raventale e dalla Kryomont. Poscia questa tappa avulsa del mio nido confortevole – o ‘sì mi piace pensare – son tornato ‘n April Street pe’ concedermi un pasto tra le mura di casa prima di sortire novamente. Il signor Tinsteel, infatti, m’attendeva presso la Activa Corp. di Alveynn, località che non visitavo da molto, per discorrere meco dell’ultime calendarizzazioni riguardanti la Kryomont e la quistione ch’ormai è ben nota a queste paginette. Con mia sorpresa, ad attendermi presso la fabbrica di Alveynn, v’era anche Stewart, di ritorno dalle proprie obbligazioni per conto della Rick Nelson Frost, il suo cliente competitore della Kryomont. Con i due, ci siamo appartati presso la tavernicola che giace assopita a lato della fabbrica e abbiamo discorso per casi un’ora intera dell’organizzazione ottimale pe’i prossimi mesi. Ne ho profittato per palesarmi anche presso l’Activa Corp. lì affianco poiché essa rientra nelle strutture elette dalla Kryomont per il progetto di ricalibrazione inventariale e con lieto pagamento ho potuto scoprire ch’il responsabile delle macchine pe’i combustibili a freddo era di turno pomeridiano. Il signor Ian Breadrunner, che credo d’aver menzionato solo una volta o due, molti mesi addietro, m’ha accolto colla sua solita intraprendenza giuocosa e s’è dilungato meco anche ‘n altri quistioni per nulla inerenti all’impiego, cosa ch’apprezzo molto poiché mi palesa un’evidenza inconfutabile dell’apprezzamento ne’ mie’ confronti, cagionato sopra di tutto dall’effettivo ottimo risultato ch’ho fornito ne’ due interventi inventariali precedenti. Gli ho lassato perfino un omaggio, oi, col marchio Kryomont di cui n’è stato entusiasta e, casi goliardicamente, ho dimandato d’una sua collega che non avevo scorto tra i reparti macchine, traversandoli poco prima. Elli ha colto l’occasione pe’ mostrare ‘l suo spirito defensivo e dimandarmi esplicazioni riguardo la mia domanda, sempre col sorriso sincero che m’ha fatto comprendere ch’avrei potuto stuzzicarlo ancora. Di fatto, ci siamo congedati poco dopo, poscia_alcune ulteriori ciarle di nulla e mi son diretto verso Lylcoin col primo convoglio disponibile, nell’ora più sconsigliata pe’ gli spostamenti di torno Bolinthos. La sera mi pare ancor lunga sebbene sto apprendendo a non saturare l’agenda oltre un certo orario, consapevole che le mie energie tendono a scemare esponenzialmente poscia l’ultimo pasto del giorno. Codesto, a proposito, odo che mi sta richiamando tramite l’ormai familiari borbottii. Vo’.