02/04/1924 – Ore 06:05 – #278
M’han destato i colpi di tosse violenta e malsana cagionati probabilmente dalla mia indulgenza della sera appena scorsa. Ho tardato molto, rispetto al mio solito coricarmi, per attendere alle ciarle d’osteria ch’impregnavano la taverna di Mark. Verso la quarta ora del giorno d’oi mi son levato del letto e, già ora, percepisco l’occhi malmessi e un’inconsueta aura di spossatezza che non m’è consona ‘n queste prime ore del dì. Sto tentando di smuovere quel poco d’inerzia pe’ poter frontare i molti impegni cotidiani con facilità e lassarmi alle spalle le poche ore di sonno sebbene prevedo di dovermi rifugiare nel letto prima della metà della giornata.
Ore 22:11
S’ha fatto tardi e con mia sorpresa non percepisco nemmeno una briciola del solito sonno che soleva scotermi via della poltrona poco dopo l’ultimo pasto della giornata. Sono troppi giorni oramai che percepisco qualche disturbo nel mio ciclo di riposo e non riesco a focalizzare un punto che possa esplicarne le cause. Chi sa che ‘n sia una quistione del tutto mentale, non lo posso escludere oramai, poscia aver esperito in varie maniere addietro quanto le ripercussioni psicosomatiche dell’avvenimenti siano cotidiane quanto i mercatari del centro del paese. Son di ritorno dall’assemblea letteraria che par aver trovato come dì ideale il martedì e conto che resti tradizione – mi chetano le prevedibiità su tali argomenti. Tutto ha scorso molto positivamente e vi son parecchi spunti propositivi da parte di tutti i membri; conto d’aver rapporti di crescita per le mani in qualche mese e stupirmi de’ passi avanti effettuati in queste settimane. Per vero, il lavoro che debbo effettuare perfino in questo loculo d’April Street è esagerato se vo’ considerando l’effettivo apporto alla comunità che ‘l piccolo circolo potrebbe portare di fatto ‘n questo momento; tuttavia, si comincia dalla prima rampa anche quando si sale pe’l settimo cielo. Sicché, anzi, col senno delle mie esperienze passate, codesto momento di fatiche e impegni eccessivi potrebbe essere proprio ‘l più importante pe’ lanciare la Fox Reprise ‘n un circolo d’inerzia invidiabile. Terrò aggiornate queste paginette colli sviluppi del caso. V’è novamente un accenno del pantano piccicoso cui solgo abbandonarmi di tant’in quando, seppur controvoglia; dubito che tale ovatta d’ozio e frustrazione sia data dai soliti rimuginamenti incosci sulle vicende passate che, mi rendo conto, non ho ancora per davvero narrato in tutte queste entrate del diario. Tale affermazione posso basarla sul fatto d’essermi coercitivamente gittato sui pensieri che sovente tendo a lassar incatenati di fondo della testa e n’ho analizzato alcune ripercussioni sulla mia persona odierna. Per vero, v’è una lettera sul mio scrittoio che mi scrissi mesi e mesi addietro e che, con buone probabilità irò a ricopiare su questo libello di modo che, nel solo atto di farlo, tanti de’ concetti che solgono aiutarmi ne’ momenti maldestri di stabilità emotiva abbiano la possibiltà di cementificarsi ancora più saldamente al mio ego. Sto divagando. Tempo di tentare una sana notte di riposo.

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