Il Diario delle Vanvere Terapeutiche #273

28/03/1924 – Ore 12:36 – #273

È stato un delizioso intermezzo quello di ieri con Claudette che, seppure confinato in un quarto d’ora scarso, m’ha allietato particolarmente. Ella m’affiancherà ne’ numerosi interventi inventariali operativi ch’avrò di che occuparmi ne’ mesi a venire e son sempre gaio nello scoprire ch’il nostro affiatamento fraterno non patisce i lunghi periodi di distacco che l’impiego ci costringe a sopportare. Stamane son giunto puntuale presso l’Activa Corp. di Streamver ove ad attendermi v’erano Desmond Vices e il signor Tinsteel. Poscia i convenevoli del caso, ci siamo gittati in un breve colloquio con il caporeparto del settore dei carburanti a freddo dello stabilimento. Tuttavia, presso codesta fabbrica, dovremo attendere il rinnovamento d’alcuni macchinari di produzione prima di poter effettuare le nostre attività operative inventariali dettate dalla sede della Kryomont. Poco male, anzi, quissà meglio così datesi le settimane intasate d’appuntamenti ch’avrò ch’ottemperare ne’ prossimi due mesi. Ieri sera è giunta anche una missiva dal signor Raventale che m’avvertiva che quattro ulteriori fabbriche della regione saranno coinvolte in questo progetto di ricalibrazione inventariale e dovrò ovviamente occuparmene io. Paiono poche, quattro, per vero, se non fosse che ve ne sono altre quaranta in ballo. Constaterò la situazione a inizio settimana poscia aver stilato un resoconto completo fino ad ora. A seguire, il signor Tinsteel s’è congedato per attendere ad altri appuntamenti e io e il signor Vices ci siamo affiancati e spostati verso l’Activa Corp. di Mawl Street. Qui, avendo già operato l’anno passato, son stato accolto fraternamente dalla responsabile dei carburanti a freddo, la signora Rosemary Mauve, un peperino di un metro e sessanta dal caschetto fiammante e il passo celere quanto la parlantina che, a mio piacere, s’è fatto più caldo e tenero nel colloquio col sottoscritto. Con ella sono riuscito a prendere un appuntamento per gli ultimi giorni di aprile, assicurandole un lavoro migliore dell’anno scorso, ove già le presentai l’eccellenza. Avrei voluto, poi, mostrare la fabbrica dell’Activa Corp. di Overknow al signor Vices ma le carrozze per quella parte della contea ci avrebbero rubato tutto il resto della mane quindi ci siamo accontentati dello stabilimento di Naught Street, poco distante da Mawl Street. Qui, tuttavia, non abbiamo avuto fortuna poiché la responsabile colla quale avrei dovuto programmare l’intervento era assente per motivi personali. Il signor Vices, allora, s’è congedato poiché avrebbe dovuto raggiungere la contea di Wedgeville per l’ora del desino datosi un appuntamento in quella zona di cui son tutt’ora all’oscuro. Non ho ben compreso il motivo intrinseco della partecipazione del signor Vices alla mia mane d’impiego sebbene penso d’aver lasciato novamente un’ulteriore buona impressione cagionata dalla mia affabilità coll’addetti delle fabbriche, il riflesso cordiale degli interlocutori ch’han a che fare meco e sopra di tutto per la mole di informazioni specifiche che riesco a sciorinare per rispondere a ogni domanda che m’è stata posta ‘n queste ore dal signor Vices. Debbo ricordarmi ch’elli è il proprietario dell’intera Frontprice e, quindi, gerente perfino del mio capo, il signor Tinsteel. Lasso comunque che sia la mia efficienza ne’ risultati a favellare per conto mio. Vorrei solo aver più ore durante la mane per instaurare rapporti di collaborazione ancor più solidi colle fabbriche coinvolte in questo progetto stagionale. Ora, di contrario, mi limito a stilare qualche rapporto seduto al mio scrittoio, tentando d’accelerar questo processo tedioso di compilazione di tabulati per dedicare il resto del meriggio a qualch’altra attività per nulla concernente la Kryomont e i carburanti. Debbo ammettere che s’è appicciata novamente la fiammella che mi permetti di focalizzare le mie attenzioni su vari progetti personali sebbene non ne so trovar una ragione precisa; quissà è stato il vortice paludoso in cui son ripiombato qualche settimana addietro o, quissà, perfino le piccole modifiche alla mia programmazione cotidiana. Ieri, inoltre, mi son perso qualche mezzora nella rilettura d’alcuni foglietti di diario risalenti all’inverno passato e notavo come l’intero mio scritto si concentrasse sul percorso interiore, maciullato dall’interrogativi e dalla presa di coscienza del mio non esser sano. Quissà dovrìa tornarvici di tant’in quando su quell’argomenti e dissotterrare un poco di quell’irrazionalità ch’ormai trovan poco spazio nelle mie vicissitudini diarie. Vi rimuginerò ne’ giorni a venire.