21/03/1924 – Ore 13:35 – #266
Le mie condizioni sono esponenzialmente migliorate durante l’ultima notte di sonno; permane una brutta tosse aggressiva che tuttavia duole meno ogni ora che scorre, quissà per il mio continuo astenermi da’ vizi che nell’ultimi ventanni han colorito le mie giornate. Che sciocco. La mane ha iniziato piuttosto lietamente e ho potuto concedermi una breve pausa di lettura durante il primo pasto, col fuor ancor buio e la vestaglia da notte ancor in dosso. Ho reputato meglio cangiare la mia abitudine di lettura confinandola nella mane prima dell’inizio della giornata di lavoro in quanto, recuperando le tracciature delle mie attività, mi son accorto rubasse ore eccessive ch’in vece posso dedicare ai progetti correnti ove debbo applicarmi con più testa rispetto al libercolo di turno. Vedrò come procederà codesta nuova solitanza. Nella prima parte dell’orario lavorativo ho raggiunto il signor Tinsteel per sviscerare alcune questioni urgenti su molti tabulati errati ch’ho fornito alla fine della settimana appena scorsa e, colla coda in fra le gambe, ho dovuto rimettermi alle mie mancanze e promettere un’esecuzione migliore delle obbligazioni, cosa ch’inizierò a fare a breve al termine dell’attuale focociclo. Il resto della mane, tuttavia, è stato molto produttivo: ho avuto un colloquio con il signor Damian Kittenhold, responsabile di una delle più grandi Activa Corp. della regione con il quale, nonostante alcune bizze riguardanti l’anno precedente, son venuto a capo delle quistioni pressanti per quest’anno – ossia il mio intervento operativo sul posto per quanto riguarda la ridistribuzione inventariale dei carburanti a freddo – convenendo che fosse ideale fissar una mane di fine maggio come momento opportuno. Stesso discorso l’ho effettuato con il signor Morgan Shovel, responsabile dell’Activa Corp. di Naught Port che, sebbene anch’egli non fosse propriamente soddisfatto dei servizi dell’anno precedente, mi ha accolto meglio di quanto potessi sperare, quissà un poco pe’l suo carattere introverso e taciturno di natura. Con quest’ultimo, tuttavia, non siamo riusciti a giungere a una calendarizzazione per il mio intervento ‘n quanto troppe variabili locali, secondo il suo parere, saranno in gioco per le prossime settimane; non son entrato ne’ particolari pe’ non forzare eccessivamente la cortese gentilezza che ho visto mostratami. Poscia un breve desino in tra le calli, son riuscito ad avere una conversazione anche con Stewart e Claudette, entrambi nei pressi d’una fabbrica di Neckwood. Claudette m’ha dimandato un supporto per alcune attività inventariali di torno in Bolinthos e le ho fornito la mia disponibilità finchè non sbatta colle priorità della Kryomont. Stewart ha preferito chiedermi delucidazioni riguardo alcune specifiche di catalogazione – argomento ch’ho trattato a lungo nel mio intervento conferenziale in Polyem dinnanzi ai responsabili Kryomont – e son stato ben felice di condividere il mio sapere. Inoltre, necessito probabilmente della sua presenza durante il fine settimana per rimettere in sesto il cocchio che boccheggia polveroso nella viuzza qui dietro. Sarà anche un ottimo momento per capitolare alcune quistioni fuori dell’impiego che teniamo pendenti fin da troppe settimane, per assenze mie, lo ammetto. Ho anche ricevuto una missiva da Juliet; ne leggerò il contenuto durante il meriggio.
Ore 18:00
Il resto del meriggio lo lasso alle attività più soddisfacenti dal punto di vista creativo sebbene alcune si stan palesando più ardue del previsto, quissà pe’l recente calo fisico e motivazionale o pe’ l’intasamento dell’agenda che penso d’aver gestito poco bene. Tuttavia, son novamente ottimista, avendo compreso che, sovente, sono necessari solamente minuti cangiamenti nelle solitanze diarie pe’ raddrizzare il rotino che sbanda l’intera carrozza for del sentiero. Uno di tali cangiamenti, oi, sarà lo di ristabilire un registro fino ed efficace per le mie attività urgenti riguardanti l’impiego di modo d’evitare ulteriori strigliate composte da parte del signor Tinsteel. Nel primo meriggio ho completato alcune obbligazioni di natura burocratica che tenevo a prendere polvere sullo scrittoio; m’ha raggiunto anche Ada, nel trattempo, di modo che potesse ultimare la rassettatura de’ giorni addietro. L’appartamento sta mantenendo un livello più che ottimo sebbene abbia standardizzato ben più in alto e dovrò valutare ulteriori interventi profonditi, quissà che ‘l fine settimana non sia ‘l momento ideale. Vi sono moltissimi traguardi ad ora nel campo visivo, vicinati nell’ultimi dì meditabondi e confido di poter in fine congratularmi per un qualché di per vero fondamentale anche in queste paginette, cosa che ‘sì poco credo d’aver fatto da quando ho iniziato queste divagazioni cotidiane. Sono poche le conoscenze che sanno di codesta mia solitanza ossessiva e nemmeno a loro creo farò perusar tra questi paragrafi, un poco per la vergogna del mio smarrirmi di tant’in quando fra i concetti che vorrei concludere e non so iniziare – e viceversa – un poco per la coerenza salterina dello stile ch’uso e un tanto per la consapevolezza dell’ammasso d’imprecisioni e sfocature che questo processo istintivo e spontaneo trascina seco. Ma poco importa, vi son tutte l’altre mie pubblicazioni che meritan per vero d’esser lette, scritti su cui le revisioni son state più di quelle necessarie e, di sicuro, lo ch’è contato didentro è di per certo più coinvolgente dello svanverare scombussolato che scarabocchio dì per dì.

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