Il Diario delle Vanvere Terapeutiche #244

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28/02/1924 – Ore 18:01 – #244

Ne vengo d’un dì parecchio impegnativo e di buon grado orora mi lasserò cadere qualche mezzora sulla poltrona poscia aver scritto un poco sull’effemeride che quissà state leggendo. Stamane ho incontraro Stewart presso la stazione ferroviaria della periferia meridionale di Bolinthos. Di lì abbiamo preso il convoglio fino a Powles per poi profittare d’una carrozza fino a Dawnings. Quest’ultima, di fatti, non è collegata dal sistema ferroviario di Hillfoot, cosa che probabilmente ho già cennato ieri – non rileggo mai lo che scribacchio. Giunti a Dawnings ci siamo recati sotto una pioggerella fine fino al grande dipartimento ai bordi del paese della Vendrot ov’avremmo scorso l’intero dì lavorativo nell’obbligazioni inventariali ch’ieri non siamo stati in grado di adempiere. L’intervento presso questo stabilimento è risultato davvero impegnativo: Stewart non è ancora fluente nella compilazione de’ tabulati e ‘l risultato è stato ch’ho dovuto fin correre pe’ completare tutte le quistioni pendenti. Il risultato non è stato per niente male, considerando che è stata la prima volta che questa fabbrica veniva sottoposta all’inquisizione inventariale completa da parte della Frontprice ma quissà un’operaio addizionale sarebbe stato ottimo per non stremare le membra fino al collasso. Domani, in vece, debbo raggiungere contee ben più lontane e ben più sparse tra loro, potendo far conto solo sulla celerità de’ cocchieri del caso e sperando ch’il meteo avverso dell’ultimi dì molli appena la presa per non fradiciarmi d’un tragitto l’altro. Tra qualche ora debbo presenziare a un convegno finanziario, in un’aula conferenze qui a Lylcoin e m’è stato assicurato che non si protrarrà oltre l’ora effettiva di contenuto. Al momento, non ne sono entusiasta e ho forti preconcetti riguardo, non avendone mai esperito nulla d’altrettale ma, seguito de’ mie’ obiettivi annuali, non posso far altro che perseguire l’impegni presi settimane e mesi addietro colla lucidità del caso e smetter di biasimare l’estenuante meriggio di lavoro pe’ la mia brama d’ozio ch’or mi sta corrompendo colla morbida pelle della poltrona. M’è giunta una missiva da Gersburg, ch’ho potuto leggere solo qualche minuto fa, in cui Annie mi annuncia che vi son ulteriori tasse ‘n sospeso per l’iscrizione di Lily all’Accademia. Debbo perusare in tra tutte le mie ricevute saldate poiché mi strana parecchio tale comunicazione. È qualche dì, invece, che non ricevo le usuali lunghe epistole da Chasenut; tuttavia, so che quest’ultimi giorni ella ha dovuto recarsi in Auntvein, nella contea e regione che portano lo stesso nome, pe’ questioni d’impiego di cui non ho specificità riguardo. Nelle prossime ore inchiostrerò un’epistola pe’ chieder nuove. Per quanto concerne lo sviluppo delle mie aziendicole, Vee m’ha suggerito, tramite ‘n conciso telegramma odierno, di focalizzare le mie poche ore disponibili al netto dell’urgenze e delle solitanze su d’una sola d’esse, imbastendo le fondamenta necessarie pe’ un principio di automazione che possa permettermi di prender fiato prima di gittarmi capofitto sull’azioni seguenti. Non ha tutti i torti, debbo ammettere. Cangio ‘sì le mire d’or innanzi pe’ fare sbocciare qualche utilità del primo de’ progetti esplorati leico e tenterò di calibrar diversamente i dì a venire.

Vendrot Factory, Extra Department, Dawnings, Contea di Wedgeville, 1924


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