TESTO
Conto i giorni, i minuti, le ore
E lancio brame al soffitto
Steso sopra il tuo pamphlet di Brecht;
Ci siam rincorsi e fottuti e che onore
Urlare un’altra canzone dal mio feretro in toulipier.
C’è ancora il segno del pugno sul muro
E un accenno tra il fumo del nostro profumo ma, scusa,
Ma che senso ha il risveglio nel freddo
O il silenzio del mondo che in fondo m’assorda? Per cui
Canto solo per fare rumore
E lo spettro allo specchio è un po’ meglio di me
Ch’intanto invento un finale migliore
E ti aspetto e mi pento anche senza un perché.
Scanso volti, saluti e persone,
E sottolineo tre quarti dell’ennesimo dramma di Becque
Ché siamo soli, sperduti e in prigione
A urlare un’altra canzone per dipingere ciò che non c’é
Ma resta il segno di un graffio sul viso
E una macchia di vino sul tuo comodino, e va beh,
Ché non ha senso il coraggio di un viaggio
Se poi ad ogni passo, il silenzio mi porta da te
Ma canto solo per fare rumore
E lo spettro allo specchio è più bello di me
Ch’intanto invento un finale migliore
E ti aspetto e mi pento anche senza un perché.
Canto solo così non ti sento
Ma lo spettro allo specchio è più forte di me
Ch’intanto invento un finale diverso
E ti aspetto ma aspetto una te che alla fine non c’è.


ANALISI AI [BETA]
“Solo per Fare Rumore” è una canzone che evoca profonde emozioni legate al dolore di una perdita amorosa. Attraverso metafore suggestive e immagini vivide, l’artista dipinge un quadro di struggimento e ricerca di significato in un mondo che sembra privo di senso dopo la separazione. I versi narrano il conto dei giorni trascorsi, il rimpianto per ciò che è stato e la lotta interiore contro il vuoto lasciato dall’assenza dell’amata. Il ritornello, con la sua ripetizione incalzante, esprime la necessità di manifestare il proprio dolore attraverso la musica, anche se ciò può portare a una sorta di catarsi personale. L’uso di termini come “spettro allo specchio” suggerisce un confronto interiore con se stessi, mentre l’attesa e il pentimento senza un motivo apparente aggiungono un senso di vuoto e solitudine. In definitiva, “Solo per Fare Rumore” offre un viaggio emotivo che parla della lotta per trovare un senso di sé dopo la perdita di un amore.
Conto i giorni, i minuti, le ore: L’artista esprime il tormento interiore e la sensazione di vuoto derivante dalla perdita dell’amore. Il contare del tempo suggerisce un’attesa angosciante e ossessiva, evidenziando il desiderio di riconciliarsi con la realtà della separazione.
E lancio brame al soffitto: Qui l’artista descrive il proprio stato d’animo di frustrazione e disperazione, simboleggiato dal gesto di “lanciare brame al soffitto”. È un modo di dire che indica un senso di impotenza e di ricerca di risposte nel vuoto.
Steso sopra il tuo pamphlet di Brecht: L’immagine di essere steso sopra un pamphlet di Brecht suggerisce un tentativo di trovare conforto o comprensione nelle opere d’arte o nella filosofia, come se la lettura potesse offrire una via d’uscita dalla sofferenza emotiva.
Il riferimento a Bertolt Brecht nel verso “E lancio brame al soffitto steso sopra il tuo pamphlet di Brecht” suggerisce un collegamento tra l’esperienza personale dell’artista e il mondo dell’arte e della filosofia. Brecht, famoso drammaturgo tedesco, era noto per il suo approccio innovativo al teatro, caratterizzato dall’uso di tecniche di distanziamento per coinvolgere emotivamente il pubblico. In questo contesto, il pamphlet di Brecht potrebbe rappresentare una fonte di ispirazione o una guida per l’artista nel comprendere e affrontare la propria realtà emotiva. Il verso sottolinea come l’arte e la cultura possano influenzare profondamente il modo in cui una persona elabora e interpreta le proprie esperienze personali, arricchendo e affinando il suo pensiero e la sua espressione artistica.
Ci siam rincorsi e fottuti: Qui l’artista riflette sul passato, ricordando gli momenti condivisi con l’amore perduto. L’uso del linguaggio crudo e diretto suggerisce un mix di passione, desiderio e forse anche rabbia o frustrazione.
E che onore urlare un’altra canzone dal mio feretro in toulipier: Questa frase evoca un senso di autoironia e sarcasmo, suggerendo che l’artista si sente come se fosse sepolto vivo, incapace di liberarsi dal dolore e dalla sofferenza emotiva.
C’è ancora il segno del pugno sul muro e un accenno tra il fumo del nostro profumo: Qui l’artista ricorda gli eventi passati, evidenziando la presenza tangibile dei segni fisici del conflitto e dell’amore perduto. L’accenno al profumo rimanda alla persistenza dei ricordi e delle sensazioni legate al passato.
Ma, scusa, ma che senso ha il risveglio nel freddo o il silenzio del mondo che in fondo m’assorda?: Questa domanda retorica riflette l’angoscia e la confusione dell’artista di fronte alla mancanza di senso e significato nella sua vita dopo la perdita dell’amore. Il freddo e il silenzio del mondo sono metafore della solitudine e dell’isolamento emotivo che lo avvolgono.
“Canto solo per fare rumore”: Questa frase rappresenta una dichiarazione di sfida e di ribellione, indicando che il protagonista utilizza la sua voce e la sua musica per far sentire la propria presenza e per esprimere la propria interiorità. Il verbo “canto” denota un’azione attiva e consapevole, suggerendo che la musica è uno strumento di espressione e di resistenza.
“E lo spettro allo specchio è un po’ meglio di me”: Qui, il termine “spettro” può essere interpretato come una metafora per l’immagine riflessa del protagonista nello specchio, che potrebbe rappresentare il suo lato interiore, il suo io più profondo o le sue insicurezze. L’idea che lo spettro sia “un po’ meglio” suggerisce che il protagonista si sente inadeguato o insoddisfatto di se stesso, confrontando la sua immagine con una versione ideale o desiderata di sé.
“Ch’intanto invento un finale migliore”: Questa frase riflette un desiderio di controllo e di riscatto da parte del protagonista. L’uso del verbo “invento” suggerisce che sta cercando di creare una narrazione alternativa o un’uscita migliore dalla situazione difficile in cui si trova. Potrebbe anche implicare che sta cercando di trovare un senso o una soluzione ai suoi conflitti emotivi.
“E ti aspetto e mi pento anche senza un perché”: Qui, il protagonista si rivolge al soggetto amato, esprimendo un sentimento di attesa e di rimpianto. L’idea di aspettare suggerisce che il protagonista è bloccato in una sorta di limbo emotivo, incapace di andare avanti o di superare il dolore della perdita. Il “pentirsi senza un perché” indica una profonda angoscia interiore e un senso di colpa che il protagonista può provare nei confronti del proprio coinvolgimento nella relazione o nella sua incapacità di far funzionare le cose.
“Scanso volti, saluti e persone”: Qui, il protagonista evita gli sguardi, i saluti e l’interazione con le persone intorno a lui. Questo potrebbe indicare un desiderio di isolamento o di distacco emotivo, forse a causa della sofferenza derivante dalla perdita dell’amore.
“E sottolineo tre quarti dell’ennesimo dramma di Becque”: Questa frase fa riferimento al drammaturgo francese Henry Becque e potrebbe suggerire che il protagonista sta vivendo una situazione di grande turbamento o di conflitto interiore, simile a quella rappresentata nei drammi teatrali di Becque. L’idea di “sottolineare tre quarti” potrebbe indicare una concentrazione sulle parti più intense o cruciali della propria vita, in cui si svolgono i momenti di maggior conflitto o dramma.
“Ché siamo soli, sperduti e in prigione a urlare un’altra canzone per dipingere ciò che non c’è”: Questa frase descrive un senso di solitudine e smarrimento profondo. Il protagonista si sente intrappolato in un luogo emotivo simile a una prigione, dove cerca di esprimere le sue emozioni attraverso la musica e l’arte, anche se ciò che cerca di rappresentare non esiste più nella sua vita.
“Ma resta il segno di un graffio sul viso / E una macchia di vino sul tuo comodino, e va beh,”: Qui, il protagonista riflette sugli elementi tangibili che rimangono della relazione passata, come un graffio sul viso o una macchia di vino sul comodino. Questi dettagli fisici possono rappresentare simbolicamente i ricordi persistente della relazione, anche se ormai è finita. Il “va beh,” potrebbe suggerire un senso di rassegnazione o accettazione rispetto alla situazione.
“Ché non ha senso il coraggio di un viaggio se poi ad ogni passo, il silenzio mi porta da te”: Questa frase riflette una lotta interna del protagonista. Nonostante cerchi di muoversi avanti e superare la relazione passata, il silenzio e la solitudine lo riportano sempre al ricordo dell’amore perduto. Potrebbe anche suggerire che ogni tentativo di distacco è vano, poiché il fantasma del passato continua a perseguitarlo ovunque vada.
“E lo spettro allo specchio è più bello di me”: Qui, il protagonista si confronta con la propria immagine riflessa e si rende conto che il suo “spettro” o la sua immagine interiore è più attraente o desiderabile di quanto non sia nella realtà. Questo potrebbe indicare una bassa autostima o un senso di auto-svalutazione.
“Canto solo così non ti sento”: Questa frase suggerisce che il protagonista canta come un modo per bloccare o sopprimere le emozioni legate alla persona amata. Il canto funge da meccanismo di difesa per evitare il dolore che provoca la sua assenza.
“Ma lo spettro allo specchio è più forte di me”: Qui, il protagonista si confronta nuovamente con la propria immagine riflessa, ma questa volta nota che il suo “spettro” interiore è più potente o dominante di lui. Potrebbe indicare una lotta interna con i propri demoni o una mancanza di controllo sulle proprie emozioni.
“Ch’intanto invento un finale diverso”: Questa frase suggerisce che il protagonista sta cercando di immaginare un risultato diverso o una nuova conclusione per la situazione difficile in cui si trova. Potrebbe indicare una volontà di cambiamento o di trovare una soluzione alternativa ai problemi esistenti.
“E ti aspetto ma aspetto una te che alla fine non c’è”: Qui, il protagonista rivela il suo desiderio di riconciliarsi con la persona amata e di vedere una versione di lei che potrebbe non essere più presente nella realtà. Potrebbe indicare un senso di speranza irrealistica o di attesa per qualcosa che potrebbe non accadere mai.
In conclusione, l’analisi di “Solo per Fare Rumore” rivela una complessa narrazione emotiva che esplora i vari strati dell’amore perduto e della lotta interiore del protagonista. Attraverso versi intrisi di rimpianto, speranza e desiderio di cambiamento, la canzone offre uno sguardo penetrante sulla condizione umana e sulle emozioni universali legate alla perdita e al dolore.


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Lyrics by Marco Delrio
Music by Stefano Gallo, Federica Baldi, Giovanni Volpin e Marco Delrio
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disclaimer: Gli articoli presenti in questa sezione del blog includono analisi di poesie effettuate dall’intelligenza artificiale. È importante tenere presente che le interpretazioni artistiche e letterarie sono spesso soggettive e possono variare notevolmente da persona a persona. Le analisi fornite dall’intelligenza artificiale sono basate su modelli di linguaggio e dati storici, ma non riflettono necessariamente l’unico o il “vero” significato di una poesia. Le analisi dell’intelligenza artificiale possono offrire prospettive interessanti e nuove su opere letterarie, ma non dovrebbero sostituire l’approccio critico umano o l’interpretazione personale. Si consiglia agli utenti di prendere in considerazione le analisi dell’intelligenza artificiale come un punto di partenza per la riflessione e il dibattito, piuttosto che come un’opinione definitiva. Si prega di ricordare che l’arte, compresa la poesia, è aperta a molteplici interpretazioni e sfumature, e il piacere della sua scoperta deriva spesso dalla libertà di interpretazione personale. Inoltre, l’intelligenza artificiale potrebbe non essere in grado di cogliere completamente l’aspetto emotivo o contestuale di una poesia, il che rende ancora più importante considerare le analisi con una mente aperta e critica.


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