“The Demons of Ragpass”

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TESTO

Another crimson sunset breaks its way through the foggy glass
And drinks the last sip of my hard earned scotch,
I shake it off with a scoff and curl my lips ‘round another fag
And catch the cruel clock through the smoke:
Another seasoned patron’s made his way to the crooked hands
And now it seems it’s almost half past four,
The lamps are off and I sigh as all my limbs crave another breath
And damn, I knew I would have had to come
And these ghosts now come out of the woodwork,
I dust off my knuckles and tighten my belt

And slash through the demons of my darkest nights
Although they’re all bearing my face,
I suck up the punches, laugh it off and smile
And love the pain they’re bringing
On and on and again and again
How much time have I wasted on what cannot be undone?
So I’ll tell my demons that my door’s ajar
But they’re the ones who should be scared.

Another butchered moonlight bleeds in time with my heavy steps
And sings a lullaby of forgotten scars,
I pass a gravestone and stroll towards the flickering approaching
Glare of what it seems another ruined bar,
Another hazy snifter of the house’s scotch-flavored lead
Amidst the rising smell of burning tar
The lamps go off and I down what’s left inside of the glass
As I stand and mumble something like a war cry

And slash through the demons of my darkest nights
Although they’re all bearing my face,
I suck up the punches, laugh it off and smile
And love the pain they’re bringing
On and on and again and again
How much time have I wasted on what cannot be undone?
So I’ll tell my demons that my door’s ajar
But they’re the ones who should be scared.

So, slash through the demons of your darkest nights
Although they’re all bearing your face,
And suck up the punches, laugh it off and smile
And love the pain they’re bringing
On and on and again and again
How much time have ya wasted on what cannot be undone?
So, tell your demons that your door’s ajar
But they’re the ones who should be scared.


TRADUZIONE

“I Demoni di Ragpass”

Un altro tramonto cremisi irrompe attraverso il vetro appannato
Per bere l’ultimo sorso del mio scotch guadagnato con fatica,
Lo scrollo via sbuffando e stringo le labbra intorno a un’altra sigaretta
E scorgo il crudele orologio attraverso il fumo:
Un altro avventore consumato dal tempo s’è diretto verso le lancette curve
E ora pare che siano quasi le quattro e mezza,
Le lampade sono spente ed io sospiro mentre le mie membra bramano un altro respiro e, maledizione, sapevo che sarei dovuto presentarmi
E questi fantasmi, ora, escono dal legno,
Spolvero le nocche e stringo la cintura

E fendo i demoni delle mie notti più buie
Sebbene indossino tutti la mia faccia,
Incasso i pugni, li rido via e sorrido
E amo il dolore che portano
Ancora e ancora, di nuovo ancora,
E quanto tempo ho sprecato per ciò che non può essere cancellato?
Allora dirò ai miei demoni che la mia porta è socchiusa
Ma dovrebbero essere loro quelli ad aver paura.

Un altro chiaro di luna massacrato sanguina a tempo col mio passo pesante
E canta una ninna-nanna di cicatrici dimenticate,
Passo davanti a una lapide e poi verso il bagliore tremolante
Di quello che sembra un altro bar in rovina,
Un altro sorso torbido del piombo al sapore di scotch
In mezzo all’odore crescente di catrame bruciato
Le lampade si spengono e bevo fino all’ultima goccia
Mentre m’alzo e borbotto qualcosa come un grido di guerra

E fendo i demoni delle mie notti più buie
Sebbene indossino tutti la mia faccia,
Incasso i pugni, li rido via e sorrido
E amo il dolore che portano
Ancora e ancora, di nuovo ancora,
E quanto tempo ho sprecato per ciò che non può essere cancellato?
Allora dirò ai miei demoni che la mia porta è socchiusa
Ma dovrebbero essere loro quelli ad aver paura.

E fendo i demoni delle mie notti più buie
Sebbene indossino tutti la mia faccia,
Incasso i pugni, li rido via e sorrido
E amo il dolore che portano
Ancora e ancora, di nuovo ancora,
E quanto tempo ho sprecato per ciò che non può essere cancellato?
Allora dirò ai miei demoni che la mia porta è socchiusa
Ma dovrebbero essere loro quelli ad aver paura.

Fendi i demoni delle tue notti più buie
Sebbene indossino tutti la tua faccia,
Incassa i pugni, ridili via e sorridi
E ama il dolore che portano
Ancora e ancora, di nuovo ancora,
E quanto tempo hai sprecato per ciò che non può essere cancellato?
Allora dì ai tuoi demoni che la tua porta è socchiusa
Ma che dovrebbero essere loro quelli ad avere paura.


ANALISI AI [BETA]

“I Demoni di Ragpass” esplora le profonde profondità del tormento interiore e della lotta implacabile contro i demoni personali. La canzone si apre con vivide immagini di un tramonto cremisi che squarcia il vetro appannato, preparando il terreno per una narrazione immersa nell’introspezione e nella lotta. Attraverso la voce stanca del protagonista, veniamo trascinati in un mondo di ricordi infestati e conflitti interni, simboleggiati dal motivo ricorrente di fendere i demoni. Man mano che i testi si dipanano, assistiamo a una riflessione commovente sul passare del tempo e sull’accettazione degli errori passati, mentre si affrontano i fantasmi di propria creazione. Con ogni verso, il protagonista naviga attraverso un paesaggio di desolazione e resilienza, abbracciando infine il dolore e trovando l’empowerment nel confrontarsi frontalmente con i propri demoni. “I Demoni di Ragpass” invita gli ascoltatori a confrontarsi con le proprie lotte interiori con coraggio e resilienza, riconoscendo che sebbene i demoni possano portare il loro volto, essi hanno il potere di superarli.

“Another crimson sunset breaks its way through the foggy glass”: L’immagine del tramonto cremisi attraverso il vetro appannato suggerisce un senso di malinconia e tristezza. Il tramonto, tradizionalmente associato alla fine del giorno, simboleggia il declino o la perdita.

“And drinks the last sip of my hard earned scotch”: Questa frase suggerisce un momento di solitudine o introspezione, con il protagonista che affronta il tramonto da solo mentre sorseggia il suo scotch. L’aggettivo “hard earned” suggerisce che il protagonista ha lavorato duramente per meritarsi il suo drink, aggiungendo un elemento di sfida o sacrificio alla sua situazione.

“I shake it off with a scoff and curl my lips ‘round another fag”: Queste parole descrivono il gesto del protagonista di scuotere via il senso di malinconia o tristezza con una risata sarcastica e un’altra sigaretta. L’uso del termine “fag” è colloquiale e informale, aggiungendo un tono autentico alla narrazione.

“And catch the cruel clock through the smoke”: Qui il protagonista osserva l’orologio mentre il fumo della sua sigaretta si disperde nell’aria. L’orologio è personificato come “cruel”, suggerendo che il passare del tempo può essere una fonte di angoscia o dolore.

“Another seasoned patron’s made his way to the crooked hands”: Questa frase introduce un altro cliente del bar, suggerendo un’atmosfera familiare e abituale. L’espressione “seasoned patron” indica che il cliente è un habitué del locale, mentre “crooked hands” allude alle lancette rovinate dell’orologio della frase precedente.

“And now it seems it’s almost half past four”: Questo verso conferma l’idea di un momento notturno avanzato, aggiungendo un senso di stanchezza o malinconia alla scena.

“The lamps are off and I sigh as all my limbs crave another breath”: Queste parole rivelano un’atmosfera di chiusura e fine, con le luci del bar che si spengono e il protagonista che si sente esausto e sopraffatto dalle emozioni.

“And damn, I knew I would have had to come”: Questo verso suggerisce un senso di fatalità o inevitabilità riguardo alla situazione del protagonista. Potrebbe indicare che il protagonista si sente costretto a confrontarsi con le proprie sfide o demoni interiori.

“And these ghosts now come out of the woodwork”: Qui, il protagonista riflette sulla comparsa di “fantasmi” o ricordi del passato, che emergono in modo inaspettato e si presentano come una parte integrante della sua esperienza attuale.

“I dust off my knuckles and tighten my belt”: Questa frase indica una preparazione o una tensione, suggerendo che il protagonista si stia preparando a lottare o affrontare una sfida imminente. Il gesto di “dusting off” le nocche potrebbe simboleggiare il desiderio di affrontare la situazione con determinazione e forza.

“And slash through the demons of my darkest nights”: Questo verso evoca un’immagine di coraggio e forza interiore, con il protagonista che affronta i suoi demoni interiori con determinazione e fermezza. Il verbo “slash” suggerisce un gesto deciso e risoluto nel tagliare via ciò che tormenta il protagonista durante le sue notti più buie.

“Although they’re all bearing my face”: Qui il protagonista riconosce che i suoi demoni interiori sono parte integrante di sé stesso, suggerendo che le sue paure e i suoi tormenti sono in qualche modo autoinflitti o auto-generati.

“I suck up the punches, laugh it off and smile”: Questo verso mostra il protagonista che affronta la sofferenza con coraggio e determinazione. Nonostante le difficoltà e le avversità, il protagonista si sforza di reagire con una risata e un sorriso, cercando di mantenere un atteggiamento positivo nonostante le circostanze avverse.

“And love the pain they’re bringing”: Qui il protagonista rivela un atteggiamento sorprendente nei confronti del dolore e della sofferenza. Accetta il dolore come parte integrante della sua vita e lo abbraccia, riconoscendo che fa parte del suo percorso di crescita e auto-conoscenza.

“On and on and again and again”: Questa ripetizione sottolinea il ciclo continuo di sfide e lotte che il protagonista affronta nella sua vita. Il protagonista sembra consapevole che la lotta contro i propri demoni interiori è un processo in continua evoluzione e che deve essere affrontato costantemente.

“How much time have I wasted on what cannot be undone?”: Questo verso riflette sul tempo perso dal protagonista nel rimuginare su eventi passati o situazioni irrisolvibili. Il protagonista sembra rendersi conto dell’importanza di concentrarsi sul presente anziché perdere tempo su ciò che è fuori dal suo controllo.

“So I’ll tell my demons that my door’s ajar”: Qui il protagonista comunica ai suoi demoni interiori che la sua porta è socchiusa, suggerendo che è disposto ad accettare e affrontare le sfide che si presenteranno nella sua vita.

“But they’re the ones who should be scared”: Questo verso ribalta il potere, suggerendo che i demoni interiori dovrebbero essere quelli ad avere paura del protagonista anziché il contrario. Il protagonista si presenta come forte e determinato, pronto a sfidarli e a superarli.

“Another butchered moonlight bleeds in time with my heavy steps”: Qui, il protagonista descrive la luce della luna come “macellata”, suggerendo un’atmosfera di oscurità e desolazione. Il verbo “bleeds” aggiunge un senso di dolore o sofferenza, mentre “in time with my heavy steps” suggerisce un’armonia tra il movimento del protagonista e l’atmosfera circostante, rafforzando il senso di malinconia.

“And sings a lullaby of forgotten scars”: Questo verso evoca un’immagine di quiete e nostalgia, con la luce della luna che sembra cantare una ninna nanna. Le “cicatrici dimenticate” suggeriscono un passato doloroso o traumatico che il protagonista porta con sé.

“I pass a gravestone and stroll towards the flickering approaching glare of what it seems another ruined bar”: Qui, il protagonista descrive il suo movimento attraverso un cimitero e in direzione di un bar in rovina. La presenza del cimitero evoca un senso di morte e perdita, mentre il bar in rovina suggerisce disperazione e decadenza.

“Another hazy snifter of the house’s scotch-flavored lead”: Qui, il protagonista si riferisce a un altro bicchiere di scotch come un “nebuloso”. Questo verso crea un’immagine di inebriamento e confusione, con il protagonista che cerca conforto nell’alcol.

“Amidst the rising smell of burning tar”: Questa frase aggiunge un elemento di atmosfera, con il protagonista immerso nell’odore di catrame bruciato. Questo può suggerire una sensazione di claustrofobia o oppressione.

“The lamps go off and I down what’s left inside of the glass”: Qui, il protagonista beve rapidamente ciò che resta nel bicchiere, suggerendo un senso di disperazione o sfiducia nel cercare conforto nell’alcol.

“As I stand and mumble something like a war cry”: Questo verso suggerisce che il protagonista si trova in uno stato di sconforto o lotta interiore, con il suo “mormorare qualcosa simile a un grido di guerra” che suggerisce una manifestazione di rabbia o frustrazione.

L’ultimo ritornello cambia soggetto e invita il lettore a confrontarsi con i propri demoni interiori e ad affrontarli con forza e determinazione:

“So, slash through the demons of your darkest nights”: Qui, si incoraggia il lettore a tagliare attraverso i propri demoni interiori, ovvero a combattere le proprie paure e le proprie sfide più difficili. L’immagine del “buio della notte” suggerisce un momento di grande vulnerabilità e difficoltà.

“Although they’re all bearing your face”: Questa frase suggerisce che i demoni interiori sono intrinsecamente legati alla persona stessa, rappresentando le sue paure, i suoi dubbi e le sue insicurezze più profonde.

“And suck up the punches, laugh it off and smile”: Qui, si incoraggia il lettore a sopportare i colpi, a reagire con positività e a sorridere nonostante le difficoltà. Questo suggerisce una forma di resilienza e di forza interiore.

“And love the pain they’re bringing”: Questo verso suggerisce un’accettazione consapevole del dolore e delle sfide che i demoni portano con sé. L’idea è che attraverso il dolore si possa crescere e imparare.

“On and on and again and again”: Questa ripetizione suggerisce che il processo di affrontare i propri demoni può essere lungo e difficile, ma è un passo necessario per crescere e superare le difficoltà.

“How much time have ya wasted on what cannot be undone?”: Questa domanda invita il lettore a riflettere sul tempo perso a rimuginare su ciò che non può essere cambiato. Suggerisce che è più costruttivo concentrarsi sul presente e sul futuro anziché rimanere bloccati nel passato.

“So, tell your demons that your door’s ajar”: Qui, si suggerisce al lettore di mostrare ai propri demoni che la porta è socchiusa, ovvero che sono benvenuti a confrontarsi con loro. Questo implica un atteggiamento di apertura e di volontà di affrontare le sfide.

“But they’re the ones who should be scared”: Questo verso ribalta il potere, suggerendo che i demoni dovrebbero essere quelli spaventati, non il lettore. È un messaggio di fiducia e di forza interiore, suggerendo che il lettore ha il potere di dominare i propri demoni e non il contrario.

In conclusione, “The Demons of Ragpass” offre un’immersione profonda nell’oscurità interiore e nella lotta personale contro i propri demoni interiori. Attraverso immagini vivide e metafore suggestive, il brano invita il lettore a confrontarsi con le proprie paure, insicurezze e dubbi, incoraggiandolo a affrontarli con determinazione e resilienza. La ripetizione del ritornello enfatizza l’importanza di perseverare nel combattere le proprie battaglie, nonostante le difficoltà. In definitiva, la canzone trasmette un messaggio di speranza e di forza interiore, suggerendo che è possibile superare le sfide più oscure e emergere più forti e consapevoli.


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Lyrics by Marco Delrio

Music by Stefano Gallo, Federica Baldi, Giovanni Volpin e Marco Delrio


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