21/02/1924 – Ore 07:47 – #237
L’emicrania distruttiva d’ier sera m’ha scaraventato sul guanciale co’ denti stretti e ‘l deseo d’aver di qualche parte in la nuca una levetta da pigiare pe’ spengermi di completo. Mi son destato, stamane, colle pene fisiche placate ma un residuo di spossatezza svogliata e collosa che si piccica ‘n ogni intenzione o gesto; buona sorte v’è nel poter profittare di questo giorno d’obbligazioni non impellenti per ristabilire un certo grado di efficienza, sittato chino sullo scrittoio pieno di carte ch’attendono il mio sforzo. Pe’ l’agenda, oi sarei dovuto viaggiar fino Naught Port e li paesini limitrofi pe’ le solitanze d’impiego ch’ormai di qualche mese han poco da vantare per esser notate in queste pagine. Tuttavia, debbo assecondare un’ennesima ricalibrazione delle mie attività che tiene conto delle mie bisogne aimè umane. Poc’altro di che dire al momento, credo che metà di me non si sia di fatto ‘ncor destata.
Ore 15:04
Sarò breve ‘n quest’ulteriore aggiornamento poiché pare che la matassa dell’obbligazioni, oi, si sia scostata verso il meriggio e il principio di sera: ho ricevuto un telegramma da Juliet che mi ha chiesto un incontro e tenterò di raggiungere la periferia di Bolinthos ov’or si trova colla prima carrozza disponibile. I toni seri e distaccati m’annunciano alcune tribolazioni ch’ella necessita d’esorcizzare di persona e probabilmente v’è la bisogna di qualche consiglio di terze parti. L’auspicio è che con qualche chiara si disinibisca quel che serve per non omettermi particolari rilevanti come spesso accade. Ne comprenderò di più a breve. Intanto ho aperto una lettera consegnatami in tarda mattinata d’arrivo della sede della Kryomont ove mi si chiede di elaborare un libercolo di linee guida operative per i miei corrispettivi dell’altre regioni. Per quanto lusingato, si tratta d’un titanico lavoro di ricollezione d’informazioni e scrittura per il quale credo d’aver davvero poco tempo e, come se ‘n bastasse, la scadenza della mia presentazione è tra cinque giorni. Mi vedo costretto a sacrificare alcun’altre attività ch’ho priorizzato ‘n questi giorni. Purtroppo anche il mio cagionevole momento di salute non m’aiuta quel che m’asservirìa per espletare già tutto ‘n giornata come solgo fare. Poco male. L’inerzia oziosa cui mi son di poco lassato andare finora è stata sia necessaria che piacevole e ho avuto ‘l modo pe’ ricalibrare e rendermi meglio conto dell’impegno e della costanza necessari per ottemperare all’obiettivi che perpetro nel pormi. L’aggiornamenti conseguenti alle vicissitudini d’oi le conservo per il paragrafo di dimani poiché già so che ‘l meriggio s’allungherà oltre le mie rosee previsioni.

CONTACT ME
Mail: delriomarco.md@gmail.com




Lascia un commento