diVagazioni: “Nonno”

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Torna ‘l dì che tanto temevo
E cui forse pensasti troppo
Ma se t’aggrada, in quest’evo
Di brina appesa al cappotto,
Discorriamo di ciò ch’in vero
Fu ‘l crescer col panciotto,
‘L mormorar stretto e blasfemo
Pe’ li vicoli ‘n rosso cotto,
Le lezioni ch’ì ‘n po’ scemo
Creìa d’oro, mero fatto,
‘L torvo incespicar ameno
Pe’ un mondo ‘sì rotto
Ch’in fondo era tuo davvero
‘N ogni anfratto, o danno,
Ogni radice bollita, ogni affanno,
Ogni volger stracco e scarno
Ed ogni guardo mio, nonno.



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