Quella sera, rientrata a casa, Joy sentì il bisogno di rivedere la disposizione degli arredi. Spostò la scrivania sotto la finestra per poter godere del panorama e sfruttare il buonumore che ne derivava per trarre ispirazione per le sue pagine. Spostò i piccoli armadi dal lato opposto della camera sistemando anche il letto in prossimità della finestra e utilizzò una piccola cassettiera per posizionarvi al di sopra la cuccia del gattino. Averlo a fianco era ormai diventato fondamentale per lei.
Lui invece sembrava abbastanza ignaro di quanto stesse succedendo. La osservava dalla porta muovendo la coda con generosa insistenza, chiaro segnale di nervosismo. Appena vide la sua nuova cuccia posizionata in alto e vicino alla finestra, per fortuna si tranquillizzò e sembrò apprezzare. Neanche il tempo di posizionare il mobile ed era già dentro la cuccia, tanto che Joy dovette spostare tutto insieme, micino compreso.
Terminati gli spostamenti, Joy preparò la cena per entrambi e, terminato il pasto, tornò a scrivere.
Tra un ricamo e l’altro, il suo libro stava prendendo lentamente forma.



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