Era il giorno di prova dell’abito per la contessa.

Arrivò alla bottega in orario. Densey e Joy se ne accorsero quando la donna aprì la porta e salutò.

Si chiamava Emily Torner, aveva poco più di cinquant’anni portati molto bene ed era di importante corporatura ma piuttosto atletica. Aveva capelli castani, lunghi fino alle spalle, grandi occhi e lineamenti che lasciavano intendere una discreta dolcezza e gentilezza.

Joy la fece accomodare offrendole l’usuale té di benvenuto, che Emily apprezzò molto.

Tornò con l’abito e la aiutò a indossarlo. Si guardò allo specchio e rimase in una silenziosa contemplazione della sua immagine per qualche secondo. Improvvisamente urlò “Oh no!”

Densey accorse e scambiò uno sguardo rapido ma terrorizzato con Joy. “Che succede?” chiese.

“È che questo blu mi sbatte terribilmente!”

Densey fece per riporre alcuni tessuti che aveva in mano pur di potersi girare dagli occhi della donna e lanciare un’occhiata scocciata a Joy, come per dirle “E io che credevo chissà cosa…”. Tornò da Emily, la guardo e disse “Guardi, Emily, vede che questo blu ricorda il colore dei suoi occhi? I riflessi dorati dell’iride sono perfettamente in tinta con le decorazioni presenti sull’abito! E poi guardi, questa gonna la slancia incredibilmente e le dona un fascino magnifico.”

Difficile dire se la donna si fosse convinta. Per rassicurarla, Densey le propose una piccola revisione dell’abito (quasi invisibile) e una visita ulteriore il giorno successivo per riprovarlo. Emily, seppur dubbiosa, acconsentì.

Densey la accompagnò all’uscita. Chiuse la porta, guardò Joy e le disse “Pensi anche tu quello che penso io?”

“Non so cosa pensi tu, io dico solo che hanno scelto molto bene gli attori! Sono una coppia perfetta!”

Densey scoppiò a ridere e le disse “Già, non potevano accostare persone migliori! Davvero una bella coppia di nobili capricciosetti. Brave persone eh, ma stravaganti. Molto!”