Pagine Piene per Zucche Vuote #8

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La giornata volgeva ormai al termine. Sistemate le ultime cose, Joy e il signor Densey uscirono dalla bottega. Era l’ora del tramonto e le montagne si preparavano ad accogliere il sole. I riflessi dei colori del cielo si riversavano sul lago e rendevano ancora più piacevole alla vista il panorama.

Si salutarono con un cenno dandosi appuntamento al giorno dopo, quindi presero ognuno la strada verso la propria casa.

Joy percorse le coste del lago ammirando i colori del tramonto e le tante persone che come lei erano solite fare due passi in tranquillità. Pensò che era ancora presto, e che forse le avanzava qualche minuto per sedersi sulle panchine.

Chiuse gli occhi, fece un bel respiro profondo e iniziò a immergersi nei suoi pensieri.

Difficile sintetizzarli in queste pagine. Difficile descrivere a cosa pensasse, finirebbe per essere un discorso comunque troppo breve e superficiale.

In quei pensieri e in quello sguardo rivolto al lago c’era tutta la gratitudine possibile per ciò che riusciva a vivere di buono ogni giorno. C’erano tutti i desideri più grandi che custodiva dentro di sé.

In quel momento, un leggero filo di vento le accarezzò le mani. Continuò a tenere gli occhi chiusi, per percepire tutto ciò che poteva di quella leggera brezza.

A un certo punto, il solletico sulle sue mani si fece più intenso. Non sembrava più il vento. Allora riaprì gli occhi…

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