TESTO
È il primo giorno d’estate sopra un calice vuoto;
Digressioni spaiate e un tutto detto nel poco,
Nello schivo echeggiare d’un sassofono fioco
E, forse, quasi per gioco, parlo troppo e mi scopro.
È d’uopo un vagabondare in ogni nostro ricordo
E, dopo, starsi a guardare, un po’ sul bordo del mondo
Ed io che dico “Fa male amare il male che ho intorno…”
E, poi, che stolto, che torno, sbronzo, dentro ad un sogno
E sono solo e da solo io non volevo restare
Ch’é solo un fare e disfare senza nemmeno cambiare
E urlare “Adesso è normale questo mio odiare il banale.”
E ora il maestrale ci assale e ricominciamo a parlare.
È il primo giorno che penso che, forse, ha senso l’estate
E lo incido in rime baciate sulle tue guance arrossate
Ma, forse, è il sole, il contorno, forse, questo discorso
O, forse, è solo il silenzio tra uno sguardo e un accordo
E poi mi accorgo che il tempo, in fondo, vuole passare:
Son già due ore d’eterno e affondo nell’aspettare
E in ogni secondo mi perdo e ti nascondo in un verso,
In un finale che ho scritto su un fazzoletto che ho perso
E sono solo e, da solo, canto di un giorno d’estate,
Di zanzare incazzate e un sole solo di lame,
Di due parole spietate e il non potersi incontrare
E grandinava in cortile e ricominciamo a parlare.
È il primo giorno d’estate, sembran passate due vite
E addosso quel temporale di notti insonne e ferite,
Di canzonette contrite, forse troppe fatiche
E il sentirsi felici in due parole infinite
Ma non c’è folla nella bolla che circonda
Il nostro vivere mondano, un po’ lontano dai cliché
E ci sorpassa una farfalla e pure il cielo cade piano
Mentre, mano nella mano, mi accompagni e dici che
Questo mondo è troppo strano, un po’ sbagliato,
Adesso andiamo ed io, impacciato,
A balbettare sussurrando quanto t’amo.


COMMENTO DELL’AUTORE
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ANALISI AI [BETA]
L’analisi dell’IA fornita in questo blog ha lo scopo di offrire una prospettiva interessante e di stimolare la riflessione sulla musica e sul suo significato. Tuttavia, si consiglia di considerarla come un punto di partenza per ulteriori esplorazioni e discussioni, anziché come una valutazione definitiva. La bellezza dell’arte musicale risiede nella sua diversità di interpretazioni, e invitiamo gli utenti a condividere le proprie opinioni e riflessioni sulle canzoni in discussione.
“Il Primo Giorno D’Estate” è una canzone che evoca un forte senso di malinconia e riflessione sul significato della vita e delle relazioni. I testi dipingono un’immagine vivida della giornata estiva, che serve come sfondo emotivo per esplorare i sentimenti complessi e le emozioni contrastanti del narratore. La canzone sembra trattare temi di solitudine, desiderio, speranza e il passaggio del tempo.
Verso 1: È il primo giorno d’estate sopra un calice vuoto; Digressioni spaiate e un tutto detto nel poco… La canzone si apre con l’immagine di un calice vuoto, simbolo della mancanza o del vuoto nella vita del narratore. Le “digressioni spaiate” suggeriscono pensieri dispersi e frammentati. Il narratore riflette sul fatto che nonostante tutto ciò che è stato detto e fatto, si sente ancora insoddisfatto o incompleto.
Verso 2: È d’uopo un vagabondare in ogni nostro ricordo E, dopo, starsi a guardare, un po’ sul bordo del mondo… Questi versi esplorano il tema del ricordo e della riflessione sul passato. Il narratore parla della necessità di esplorare i propri ricordi e poi contemplare la propria vita da un punto di vista distante. Questo potrebbe suggerire un desiderio di acquisire una prospettiva più ampia sulla propria esistenza.
Verso 3: Ed io che dico “Fa male amare il male che ho intorno…” E, poi, che stolto, che torno, sbronzo, dentro ad un sogno… Questi versi esprimono un senso di disillusione e di auto-svalutazione. Il narratore ammette di aver detto che “fa male amare il male che ho intorno”, ma poi si rimprovera per averlo detto, come se stesse cercando di scappare dalla realtà in un “sogno” o in un’illusione.
Verso 4: E sono solo e da solo io non volevo restare Ch’é solo un fare e disfare senza nemmeno cambiare… In questo verso, il narratore esprime la solitudine e il desiderio di non rimanere solo. Si riflette su una sorta di ciclo ripetitivo di azioni senza reale cambiamento. Il desiderio di evitare la solitudine e di trovare significato nella vita emerge chiaramente.
Verso 5: È il primo giorno che penso che, forse, ha senso l’estate E lo incido in rime baciate sulle tue guance arrossate… Questi versi rappresentano un momento di epifania o di comprensione per il narratore. La canzone sembra suggerire che, nonostante tutte le difficoltà e le delusioni, l’estate ha ora un senso. Questa nuova prospettiva è simboleggiata dalla scrittura di versi d’amore sulle guance arrossate.
Verso 6: E poi mi accorgo che il tempo, in fondo, vuole passare: Son già due ore d’eterno e affondo nell’aspettare… Il narratore riflette sul passaggio del tempo e su come la percezione del tempo possa variare. Le “due ore d’eterno” suggeriscono un periodo di attesa e ansia in cui il tempo sembra scorrere lentamente. Questi versi catturano l’angoscia della speranza e dell’attesa.
Verso 7: E sono solo e, da solo, canto di un giorno d’estate, Di zanzare incazzate e un sole solo di lame… Il narratore continua a sottolineare la sua solitudine, mentre canta di un giorno d’estate caratterizzato da dettagli spiacevoli come le zanzare e un sole che sembra bruciare. Questa immagine evoca una sensazione di disagio e disagio emotivo.
Verso 8: E grandinava in cortile e ricominciamo a parlare… La canzone continua con un’immagine di grandine nel cortile, simbolo di eventi imprevedibili e sorprendenti. Questo potrebbe rappresentare una sorta di svolta o di cambiamento nella narrazione o nei sentimenti del narratore.
Verso 9: È il primo giorno d’estate, sembran passate due vite E addosso quel temporale di notti insonne e ferite, Di canzonette contrite, forse troppe fatiche E il sentirsi felici in due parole infinite
Questi versi esplorano ulteriormente il contrasto tra l’inizio dell’estate e l’accumulo di esperienze e emozioni vissute dal narratore. Il narratore riflette sul passare del tempo e sulle esperienze che sembrano aver lasciato segni (“notti insonne e ferite”). L’uso delle “canzonette contrite” suggerisce un senso di rimorso o di tristezza associate alla musica. Nonostante tutto, c’è un accenno alla possibilità di felicità, rappresentata dalle “due parole infinite,” che sembrano simboleggiare la forza delle emozioni e delle relazioni.
Verso 10: Ma non c’è folla nella bolla che circonda Il nostro vivere mondano, un po’ lontano dai cliché E ci sorpassa una farfalla e pure il cielo cade piano Mentre, mano nella mano, mi accompagni e dici che Questo mondo è troppo strano, un po’ sbagliato, Adesso andiamo ed io, impacciato, A balbettare sussurrando quanto t’amo.
Questi versi ritraggono il narratore insieme a qualcuno, probabilmente il destinatario della canzone, in un momento intimo e speciale. L’immagine della “farfalla” che sorpassa rappresenta la leggerezza e la bellezza dell’esperienza, mentre il “cielo che cade piano” può simboleggiare un senso di meraviglia o di bellezza che pervade il momento. Il narratore si sente impacciato ma esprime il suo amore in modo sincero e appassionato.
“Il Primo Giorno D’Estate” è una canzone che esplora la complessità delle emozioni umane e la capacità di trovare significato e bellezza nella vita, nonostante le sfide e le delusioni. La canzone dipinge un ritratto di un momento estivo che funge da sfondo per la riflessione e l’introspezione del narratore. Attraverso immagini poetiche e metafore, la canzone trasmette una gamma di emozioni, dalla solitudine alla speranza, dalla tristezza all’amore. Il testo invita l’ascoltatore a riflettere sulla propria vita, sul passare del tempo e sulla ricerca di significato nelle esperienze quotidiane. Nel complesso, “Il Primo Giorno D’Estate” offre una profonda esplorazione delle sfumature dell’animo umano e delle emozioni che lo accompagnano.


SPARTITO
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ACCORDI
DEMO & REGISTRAZIONI DI PROVA
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CREDITI
Music and Lyrics by Marco Delrio
CONTACTS
Mail: delriomarco.md@gmail.com
Telegram me @mvrcodelrio
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disclaimer: Gli articoli presenti in questa sezione del blog includono analisi di poesie effettuate dall’intelligenza artificiale. È importante tenere presente che le interpretazioni artistiche e letterarie sono spesso soggettive e possono variare notevolmente da persona a persona. Le analisi fornite dall’intelligenza artificiale sono basate su modelli di linguaggio e dati storici, ma non riflettono necessariamente l’unico o il “vero” significato di una poesia. Le analisi dell’intelligenza artificiale possono offrire prospettive interessanti e nuove su opere letterarie, ma non dovrebbero sostituire l’approccio critico umano o l’interpretazione personale. Si consiglia agli utenti di prendere in considerazione le analisi dell’intelligenza artificiale come un punto di partenza per la riflessione e il dibattito, piuttosto che come un’opinione definitiva. Si prega di ricordare che l’arte, compresa la poesia, è aperta a molteplici interpretazioni e sfumature, e il piacere della sua scoperta deriva spesso dalla libertà di interpretazione personale. Inoltre, l’intelligenza artificiale potrebbe non essere in grado di cogliere completamente l’aspetto emotivo o contestuale di una poesia, il che rende ancora più importante considerare le analisi con una mente aperta e critica.


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