13/12/1923 – Ore 07:14 – #167
Auspico risultati oltre la norma per la giornata d’oggi, probabilmente causa le scariche costanti d’intraprendenza stoica che percepisco scorrere lungo tutta la superficie del corpo, pondero e attribuisco ‘l merito alle letture impegnate di quest’ore buie. Approfitto di questi pochi minuti prima di varcar la soglia della mia dimora per toglier il fermo anche alla scrittura e agevolar il flusso di pensieri ch’anche oggi m’accompagnerà nell’occupazioni dovute e, più d’altro, le volute, per quanto sinonimi se vedute a mire panoramiche. La mia prima meta sarà un lontano paesino premontano, Second Saint, presso la Hat Co. Factory del luogo ove mi limiterò a brevi interazioni informative a me richieste da Sierra nell’ultimi giorni. Successivamente, tenterò un approccio più ligio e completo nelle ulteriori fabbriche del nord ovest della regione in modo da recuperar quell’eccellenza ch’ultimamente veo sgocciolar celermente dalla mia reputazione.
Ore 09:29
All’apertura del cancello della Hat Co. di Second Saint ero già in attesa sulla soglia. Nulla di complicato o particolarmente esigente dal punto di vista d’interazioni commerciali o recupero d’informazioni. Nella bottega appena fuori dalla fabbrica ho acquistato una bottiglietta di distillato di ocimum e ho resistito alla tentazione d’assaggiarne qualche sorso in attesa della carrozza che mi avrebbe portato a Nutterpyne, la città principale di questa vallata, oggi biancastra ‘n cielo. A Nutterpyne, ho sbrigato le solite formalità burocratiche alla Crosspath e alla Action Corp. locali, quest’ultima ov’or son al momento, spulciando l’appunti della mia agenda per definire la mia prossima meta. Nel rapporto arrivatomi stamane dal signor Tinsteel, ho constatato che tra un paio di settimane avrò modo di collaborare con Stewart in un’attività inventariale alla quale non mi dedico da almeno un anno; non ne sono entusiasta ma nemmeno scocciato, probabilmente m’avvicinerò a tale esperienza sempre un po’ più ottimisticamente allunga la lista di reazioni favorevoli che tale scostamento dalla norma porterà, anzi, secondo mie’ reconditi filosofeggiamenti, è proprio lo che necessito ‘n questo periodo d’insipidità. Salvo imprevisti, l’attività si svolgerà in un piccolo polo nel centro di Bolinthos, zona che frequento raramente, quissà ché ‘ncora eccessivamente associata alla figura di Valerie e alli strascichi rovinosi di lo ch’è stato.
Ore 17:30
Poscia ‘l mio appuntamento a Nutterpyne, mi sono diretto verso la periferia di Lylcoin per sbrigare una veloce commissione per il signor Barweight presso la Crosspath Factory di Lylcoin e la Vendrot Factory di Knighthill. Anche in esse non mi sono dilungato tanto quant’aveo pensato e ho potuto raggiungere la carrozza che mi avrebbe portato a casa all’ora di pranzo. Tuttavia, ho preferito fare una tappa al gargantuesco emporio orientale che vive superbo al confine tra Knighthill e Lylcoin per perusare tra alcune chincaglierie introvabili nel resto della regione. Ho lasciato 3 monete d’argento per un rifornimento di fogli e quaderni e, quissà, avrei potuto trattener un po’ più la mia ingordigia. A casa ho trovato una missiva da Allison che m’informava dell’inaspettata e improvvisa morte d’un teatrante ch’entrambi adoravamo; per quanto antitetico al contenuto della nuova, m’ha allietato esser raggiunto da un suo pensiero. Poc’altro se non la mia solita testardaggine perfezionista e ossessiva in questo meriggio cheto, forse per non accumular fardelli sulle spalle in vista del dimani, ove sarò impegnato nell’August County – probabilmente innevata – per ammazzar poi ‘l resto della giornata, quel poco che ne resterà, in riunione co’ la Fox Reprise, soggetto del quale non credo d’aver parlato ancora in queste pagine.
Da “Il Diario delle Vanvere Terapeutiche di Arthur Parker”

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