PRIMA
24/07/2020
Colori gli stenti,
emozioni e dolori,
così cancelli, poi ritenti
e in quel mare, non ti trovi
Parole al capolinea
Forse hai perso le stazioni
Parti a piedi, poi ti siedi
Zaini pieni e dissapori.
Tra le pietre e il tuo cercare
C’è una viola e vuol fiorire
Troppo bella da inventare
Così tua da custodire
Tu la guardi da lontano
Senti il suono nella mano
Tocco lieve e delicato
Sa di brivido dorato.
In quel bianco e in un po’ di nero
Rovesci e anneghi il tuo pensiero
Il forte vento di un momento
Risa e lacrime di un pianto
Tolgo il velo, è quasi agosto
Perché appari in un riflesso
Ti ho coperto e ti ho nascosto
chè sei fragile e complesso
Tra le pietre e il tuo cercare
C’è una viola da scoprire
Troppo bella da inventare
Così tua da custodire
Sa di nuovo, mai banale
Io la osservo da lontano
Sento l’eco nelle scale
Il suo tempo arriva…piano.
“PRIMA” è il primo tentativo di scrittura di un brano in cui mi sono cimentata tre anni fa. Non le ho mai dato un seguito o un arrangiamento. E’ nata così, senza ragionarci troppo, senza cercare con troppa fatica le parole giuste da metterci. Con queste poche strofe volevo raccontare di una “me” che riusciva a comporre il suo primo brano al pianoforte.
Non so ancora dire se sia soddisfatta o meno del mio primo esperimento. L’unica cosa certa è che non sono ancora riuscita nell’intento!
Ho sempre fatto fatica a tradurre sensazioni, emozioni e pensieri in parole che realmente li rispecchiassero. Ci sono persone molto brave a farlo. Io faccio giri di parole immensi per arrivare al dunque, mentre concentrare il significato di qualcosa nell’essenziale mi riesce difficile.
Penso che il problema principale sia proprio riconoscere le emozioni, prima ancora di esprimerle, e credo che questa abilità implichi un notevole lavoro su se stessi al fine di saper “leggere” dentro di noi in maniera obiettiva e priva di giudizio. Troppo spesso lo facciamo per giudicarci negativamente, tendenza tutt’altro che costruttiva e utile.
Mi riprometto di approfondire l’argomento, di cui so ancora molto poco, e di tornare a parlarne tra qualche tempo, quello che basta per acquisire maggiore coscienza, conoscenza e competenza.


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