17/10/1923 – Ore 06:05 – #110
Una di quelle giornate ch’ingranerà a rilento, vuò per il sonno mediocre, seppur sufficiente, vuò per l’enorme quantità d’impegni ch’anche oggi devo sgomberare. Ieri son riuscito a recuperare Ada per qualche faccenda domestica e, una volta terminati tutti gli impegni lavorativi in giro per la regione, ho scialacquato il resto dell’ore nel tiepido oziare. A Wedgeville e Overknow sono stati due interventi semplici e ho apprezzato condividere gli spostamenti con Claudette, divagando ‘n una plètora d’argomenti poco mondani. Oggi sarò a Closewall, un piccolo borgo montano, per discutere di noiose macchinazioni operative con Hilary Swift, la giovanissima capomacchine del posto con cui non ho avuto modo di comunicare per molti mesi. Ieri il signor Tinsteel m’ha comunicato d’aver acquisito nuovi clienti e, probabilmente, nel primo pomeriggio sarà mio compito introdurli ai vantaggi del far affari con noi. La fiducia e aspettativa che il signor Tinsteel ripone nei miei confronti è appagante, crescente ma, spesso, estenuante, sebbene non possa negar pur ben retribuita. Tra le mura ‘nvece stamane è stato ‘l primo giorno ‘n cui mi son visto costretto ad accendere il camino; spifferi inusualmente vendicativi m’han trafitto anche durante ‘l sonno e qualche osso cervicale ancora scricchiola e mugugna, pe’ età e autunno. È presto, ma le stanze mi stanno strette al momento, arriverò in anticipo alla stazione passeggiando svelto, pentèndomene in fretta.
👆 Sto sperimentando con varie modalità di presentazione del diario di Arthur Parker. Son ben accetti commenti ed impressioni a riguardo!

Da “Il Diario delle Vanvere Terapeutiche di Arthur Parker”
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