Alienazioni – “Irruzioni Paradigmatiche” #17

By

«Fermi tutti!!»

Un tizio entrò nella classe di storia dell’arto, facoltà dove si insegna la vita di un braccio.

«Chi è lei e che cosa vuole??» Chiese la professoressa togliendosi gli occhiali.

«Si rimetta gli occhiali…»

«Ah… No, non cambia niente. Ha un accendino?»

«No, perché?»

«Eh, almeno la mettevo a fuoco.»

«Poche chiacchiere. Fermi tutti!!»

«L’ha già detto. Siamo fermi.»

«Allora muovetevi un poco… non so, fate finta di ballare e poi fermatevi tutti.»

«Ok, ragazzi… 5, 6, 7, 8…» I ragazzi iniziarono una coreografia di Dirty Dancing. La versione di Walt Disney.

«E… Fermi tutti! Ah sì. Sì, sì, così fa più scena…»

«Per me fa più scemo.» disse uno scolaro senza voce.

«Allora! Fermi tutti!»

«E daje…»

L’intruso tirò fuori un piccolo ortaggio dalla tasca.

«Questa è una rapina! Consegnatemi tutti i vostri valori! A iniziare dalla famiglia e dalle amicizie!»

«Eh, ma che crudeltà!»

«Voi non sapete chi sono io!»

«A me non sembra una brutta cosa.»

«C’è una quaglia sulla mia testa…»

«Una quaglia? Sarà una taglia.» disse la prof.

«Brava. Si vede che lei ha studiato…»

«Sì ma è lei che dovrebbe sedersi con noi.»

«Perche dovrei?! Qua insegnate la storia del braccio; non mi sembra così interessante.»

«Ma come no? Stavamo per iniziare la lettura della prima opera dell’omero.»

«Posso accendere la radio se mi annoio?»

«No. Fa parte del programma del prossimo anno.»

«Basta! Ma insomma, voi non mi seguite!»

«Perché? Dove va?»

«Io vado dove nessuno di voi è mai stato e mai andrà…»

«A lavorare?»

«No..»

«In doccia?» chiese Jimmy il senzatetto.

«No. Io esploro le menti.»

«Ah! È botanico!»

«No. Non la menta. Le menti…»

«Bugiardo. Menti.»

«No, sono sincero! Io sono un cantore di contrabbando, un ladro di romanzi del carcere di Bresson. Spaccio storie e riciclo avventure. Condivido con i malcapitati la mia vita e con i decapitati la mia testa.»

«Ma perché è venuto da noi??»

«Perché so che voi mi ascolterete. So che voi pretenderete sempre di più. Vi darò il dito e prenderete un braccio!»

«Io il suo dito non lo voglio…» Disse Frank, l’alunno con 56 dita che continuò: «Ho smesso di fare questo errore. Devo prendermi un giorno di riposo per tagliarmi le unghie!» disse il ragazzo agitando le mani pluriditute.

tratto da “Gli Alieni non Credono a Noi” edizione imbruttita – Lupiscattoli, Delrio, (2023)



Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Scopri di più da mvrcodelrio.com

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continua a leggere