diVagazioni: “Immondo”

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Vero, è, Duchessa, ch’in_fondo
Anche l’aspettar vano
Par non bastar ed è immondo
Il peripatetico e mondano
Tremar della mano
Ad ogni acuto sordo
Ch’arriva pe’ lontano
Ma ch’è sol il mondo
In cui lento affondo
E non l’amor che amo
E l’amor che temo
Un poppiù ogni secondo,
E’n ogni i’ so’ un po’ meno.


Immondo


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