Alienazioni – “Interlocuzioni Nefaste” #10

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«Ma lei è calvo!» esordì il parrucchiere.

«Allora me li disegni. Me li tatui. Faccia qualcosa!»

«Ma non è compito mio!»

«Ha copiato? Di chi è il compito?» Silenzio nella sala del parrucchiere.

Tutti stavano a testa bassa – non solo quelli che si stavano facendo radere la nuca.

«Alzi la mano chi ha passato il compito al mio parrucchiere!» tuonò il nonno anonimo.

«Io!» disse un tizio fuori dalla sala.

«Sicuro?»

«Beh, no.»

«E allora! Chi è lei?»

«Beh mi stavo offrendo volontario.»

«Avrei dovuto capirlo dalla divisa della Croce Rossa. Forza, chi è stato?» Il nonno anonimo guardò il parrucchiere con occhi feroci ed egli, sepolto dalla vergogna, ammise «Ho fatto solo qualche spuntatina a un vecchio riassunto.»

«Ma come si è permesso?»

«Ho visto che nel collo della sua maglia c’è l’etichetta con scritto XL e stavo puntando a buoni voti.»

«Non capisco…»

«Beh, è uno di manica larga.»

«Non diciamo sciocchezze! Se avessi la manica larga sarebbe difficilissimo arrivare in Inghilterra.»

«Perché? Lei ci vuole andare?»

«Beh al momento no ma immagini se un giorno mi dicono che l’unico che tatua i capelli si trova in Inghilterra?»

tratto da “Gli Alieni non Credono a Noi” edizione imbruttita – Lupiscattoli, Delrio, (2023)



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