diVagazioni: “Pattume”

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Vengan dì, infine, di proverbial mestizia
Ché vo’ prosandone fin da piccino
E ne comprendo, or il pianto, or la letizia,
Ch’inver l’anelo e imparo e affino
S’èssì ch’arte fan, sol di grigiume,
D’afflizione splenica e velleità,
Suvvìa, tra colli immonde di pattume,
Clara e cecante è mia sovranità.


Pattume


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